Nel weekend verde, ecco il Bike Pride
Nella domenica ecologica l´orgoglio a due ruote porta in piazza migliaia di ciclisti. Centro chiuso, pedala il Bike Pride - da La Repubblica del 02.06.2012
02 giugno, 2012
Tomaso Clavarino
«CI aspettiamo diecimila, no trentamila, forse centomila ciclisti domani per le strade della città» scherza, ma nemmeno troppo, Fabio Zanchetta, organizzatore della terza edizione del Bike Pride in programma domani pomeriggio in concomitanza con la "domenica ecologica" che prevede la chiusura al traffico della Ztl, dalle 10 alle 19, oltre alla manifestazione "Ambiente a Torino", organizzata in collaborazione con il Csi Piemonte.
L´orgoglio dei ciclisti invade il centro chiuso dalla "domenica ecologica"
Domani migliaia di biciclette in corteo dal parco del Valentino a piazza Castello per una città a misura di bici. L´appuntamento con il Pride è alle 15 in viale Virgilio al Valentino, per poi "occupare" il centro cittadino. Sarà l´occasione per un´invasione pacifica di biciclette, colorata, allegra, per ribadire l´importanza della mobilità ciclabile in città. Ma non solo. Il Pride di quest´anno sarà qualcosa di più di una semplice parata di due ruote e di mezzi ecologici, sarà il momento per chiedere a gran voce più attenzione nei confronti delle esigenze dei ciclisti urbani e, soprattutto, risposte concrete sul tema della ciclomobilità da parte delle istituzioni.
Dopo anni di immobilismo da parte dell´amministrazione comunale, qualcosa sembra finalmente muoversi. Il biciplan redatto a stretto contatto con le associazioni impegnate su questo fronte rappresenta una novità assoluta in città, così come le parole dell´assessore ai Trasporti Cesare Lubatti che ha dichiarato guerra ai dehors che invadono le piste ciclabili. Ma nonostante questo il lavoro da fare per rendere Torino una città a misura di ciclista è ancora tanto e proprio per questo gli organizzatori del Bike Pride hanno consegnato al Comune una lista con i dieci incroci stradali più pericolosi per il traffico ciclistico chiedendo l´impegno concreto a renderli fruibili, senza dover rischiare la vita, per le due ruote. Per la prima volta, poi, il Pride uscirà dal centro della città e toccherà la zona nord di Torino, quella periferia che è forse, con via Cigna, via Cecchi, corso Vigevano, la zona più critica per la mobilità ciclabile cittadina.
«Dopo tre Bike Pride, dopo la campagna "Salvaiciclisti", abbiamo notato una maggiore apertura da parte delle amministrazioni locali su questi temi - afferma Fabio Zanchetta - Ma quello che chiediamo ora è un riscontro tangibile. Vanno bene le parole, va bene il confronto, però vorremmo dei gesti concreti». I temi che stanno più a cuore al popolo delle due ruote? Sicurezza e miglioramento delle infrastrutture su tutti. Perché, se è vero che Torino ha una delle reti ciclabili più vaste d´Italia, è anche vero che la maggior parte delle piste sono scollegate tra loro e fuori dal centro di corsie riservate ai ciclisti non ce n´è neanche l´ombra. «Serve un cambio di mentalità - continua Zanchetta - Finora le piste ciclabili sono sempre state viste come concessioni e non come opere indispensabili per lo sviluppo sostenibile della città. E questo ha portato a realizzare tratti di piste inutilizzabili, come quello di via Nizza, o pericolosi, come quello di via Principe Amedeo». Richieste concrete quindi quelle che usciranno dal Pride, come quella di destinare il 50% dei proventi delle multe alla sicurezza stradale.
Il corteo delle due ruote si concluderà in piazza Castello con una grande festa durante la quale al sindaco Fassino verrà consegnata una bicicletta, «perché per capire i problemi della ciclabilità bisogna pedalare».