Carbonari, portavoce dei viaggiatori della Torino-Milano: “Sarebbe accettabile se i treni fossero nuovi”
"Siamo arrivati al punto che in certe circostanze conviene l’auto. Il problema è che nessuno ci consulta" - da La Repubblica del 05.11.2013
05 novembre, 2013
Mariachiara Giacosa
«Non c’è alcuna giustificazione per questo nuovo aumento». Parola di Cesare Carbonari, portavoce dei pendolari della Torino-Milano e in passato tra i coordinatori dei comitati regionali.
Cosa pensa dell’aumento tariffario di dicembre?
«Che è vergognoso ed è una presa in giro. Un mese fa ci hanno dato un abbonamento gratis come rimborso di disagi e ritardi e adesso di fatto lo richiedono indietro. Le tariffe dei treni continuano ad aumentare, mentre gli stipendi dei lavoratori sono bloccati da anni».
Però i servizi, almeno intorno a Torino sono migliorati. C’è il servizio ferroviario metropolitano, non crede che i nuovi collegamenti giustifichino gli incrementi?
«Sull’Sfm hanno aggiunto, sulle linee minori hanno tolto, il bilancio non cambia di molto. L’unico motivo per cui i pendolari potrebbero accettare prezzi più alti sarebbe l’uso di treni nuovi. Ma questi non ci sono».
C’è stato un confronto con la Regione per questo pacchetto di aumenti?
«Non ci ascoltano da anni. Avevano proposto un osservatorio con incontri periodici. Non si è mai riunito. Decidono tutto loro, al massimo ne parlano con gli altri enti locali. Con gli utenti non si confrontano mai».
Gli aumenti colpiscono di più i viaggiatori occasionali e un po’ meno gli abbonati. Lo apprezzate?
«Per favorire il trasporto pubblico le tariffe dovrebbero rimanere ferme per tutti. Faccio un esempio: in questo momento per chi viaggia tra Torino e Pinerolo e possiede un auto a metano e si mette d’accordo con tre o quattro colleghi pendolari, conviene smettere di viaggiare in treno e usare l’auto».