Emilia-Romagna avvia l’iter legislativo per definire le aree idonee agli impianti rinnovabili

La Regione introduce un percorso normativo per individuare le aree idonee, ordinarie e non idonee all’installazione di impianti da fonti rinnovabili, in linea con gli obiettivi nazionali al 2030. Un’iniziativa che coinvolgerà amministrazioni locali e stakeholder per bilanciare interessi energetici, ambientali, agricoli e infrastrutturali

Emilia-Romagna aree idonee rinnovabili

La Regione Emilia-Romagna ha avviato il percorso normativo per la definizione delle aree idonee, non idonee e ordinarie destinate all’installazione di impianti da fonti rinnovabili. Il tema è stato al centro della seduta odierna della Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità dell’Assemblea legislativa regionale, nel corso della quale sono stati presentati i dati aggiornati relativi allo sviluppo del settore.

L’iniziativa si inserisce nel quadro degli obblighi fissati a livello nazionale e punta a regolare l’espansione delle energie rinnovabili nel territorio regionale, individuando criteri che tengano conto sia della tutela ambientale sia della fattibilità tecnica ed economica dei progetti.

Coinvolgimento delle amministrazioni locali e degli stakeholder

Nel corso della seduta, l’assessora regionale all’Ambiente e alla Pianificazione territoriale ha sottolineato la necessità di un bilanciamento tra le esigenze espresse dal settore privato, definite dalla normativa come opere di interesse pubblico prevalente, e gli interessi pubblici legati alla salvaguardia del paesaggio, alla prossimità delle infrastrutture, alla connessione alla rete elettrica e alla sicurezza energetica.

Il processo legislativo, ha aggiunto, prevede il coinvolgimento delle amministrazioni comunali, dei portatori di interesse e dei consiglieri regionali, ai quali spetterà l’approvazione finale della norma.

Gli obiettivi assegnati alla Regione Emilia-Romagna

Il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del 21 giugno 2024 ha attribuito all’Emilia-Romagna una quota di 6,33 GW di nuova potenza da fonti rinnovabili da installare entro il 2030, nell’ambito del riparto nazionale degli 80 GW complessivi previsti.

Dal 2021, in Emilia-Romagna sono già stati installati circa 1,5 GW, a cui si aggiunge 1 GW già autorizzato. Sono in attesa di valutazione ulteriori 1,3 GW tramite autorizzazioni uniche, per un totale potenziale di circa 3,8 GW. All’appello mancherebbero quindi 2,6 GW per raggiungere il target fissato.

Stato attuale delle rinnovabili in Emilia-Romagna

Al 31 marzo 2025, la potenza elettrica lorda da fonti rinnovabili (FER) in Emilia-Romagna ha raggiunto 4.730 MW, corrispondenti al 40% della potenza elettrica totale installata nella regione. Il dato evidenzia una crescita del 12% rispetto al 2023 e del 45% rispetto al 2021.

A trainare l’incremento è il fotovoltaico, che da solo rappresenta il 77% della potenza FER installata, con 3.587 MW (+18% rispetto al 2023). Più stabili le altre fonti: eolico (45 MW, 1%), idroelettrico (410 MW, 9%) e biomasse (587 MW, 13%).

Nel 2024 sono state rilasciate autorizzazioni uniche per 364 MW, mentre restano in fase di valutazione ambientale statale ulteriori 1.260 MW e circa 1.000 MW relativi a progetti offshore in procedura ministeriale.

Il percorso per l’approvazione della legge sulle aree idonee si configura come uno strumento strategico per garantire l’avanzamento delle rinnovabili in Emilia-Romagna, in coerenza con gli obiettivi nazionali e con la necessità di un’equilibrata pianificazione territoriale. Il coinvolgimento delle istituzioni locali e degli attori economici sarà un elemento centrale del processo.

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