Veicoli fuori uso, Plastics Europe chiede più ambizione e di includere plastiche biobased

Secondo Plastics Europe l'obiettivo del 25% di riciclato nei componenti in plastica, all'interno del Regolamento veicoli fuori uso approvato dal Parlamento Ue, non solo è "raggiungibile ma anche indispensabile", perché "contribuirebbe a generare la domanda necessaria per un’economia circolare fiorente. Ma per raggiungerlo è urgente agire". PE vorrebbe inoltre che siano incluse negli obiettivi del Regolamento ELV anche le plastiche biobased

Secondo Plastics Europe l’obiettivo del 25% di riciclato nei componenti in plastica, all’interno del Regolamento veicoli fuori uso approvato dal Parlamento Ue, non solo è “raggiungibile ma anche indispensabile“, perché “contribuirebbe a generare la domanda necessaria per un’economia circolare fiorente”.

“Ma per raggiungerlo è urgente agire – spiega l’associazione dei produttori -: servono politiche chiare che catalizzino investimenti nella plastica circolare, riducano la burocrazia e garantiscano condizioni di equa concorrenza a livello globale per l’industria europea”.

Plastics Europe vorrebbe inoltre che siano incluse negli obiettivi del Regolamento ELV anche le plastiche biobased: “Un quadro normativo lungimirante deve riconoscere il ruolo delle plastiche ottenute da fonti sostenibili. Per dare priorità al riciclo, raccomandiamo di limitare il contributo delle plastiche biobased e di quelle derivate da cattura del carbonio a non più del 5% dell’obiettivo complessivo: un approccio equilibrato che speriamo di vedere riflesso nella legislazione finale”.

Secondo l’associazione, le plastiche da biomasse rappresentano solo l’1% dei materiali utilizzati dai trasformatori, principalmente a causa dei costi elevati e del fiacco sostegno politico. La soluzione per aumentarne l’impiego è introdurre incentivi mirati e intelligenti “per sviluppare su larga scala plastiche sostenibili e circolari, comprese quelle bio-based”.

“Invitiamo i legislatori a cogliere questa opportunità e ad approvare un regolamento che stimoli gli investimenti e garantisca che l’Europa resti leader nella mobilità e nei materiali sostenibili”, conclude Virginia Janssens.

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