Profumo di diesel

Come e perché la maggioranza di governo ha cancellato un proprio provvedimento del 2023. E' una cancellazione perché tutto l'insieme del provvedimento viene disarticolato: il blocco dal 1° ottobre 2026 varrà solo per le città sopra i 100 mila abitanti ma c'è di più: se le Regioni vogliono, possono evitare il blocco dei Diesel Euro 5 anche tra un anno o due, se lo sostituiscono con altri provvedimenti

Pur di non scontentare una piccola parte degli automobilisti (meno del 9 per cento) il Governo e le Regioni del Nord Italia smentiscono se stesse e cancellano il loro provvedimento, preso nel 2023, che avrebbe fermato gli Eurodiesel 5. Bisogna sottolineare che era un loro provvedimento e che tuttavia si può anche dire “imposto da Bruxelles” nel senso che sia la Corte di Giustizia che la Commissione Europea avevano messo l’Italia sul banco degli imputati per la qualità dell’ aria, soprattutto quella della Pianura Padana. 

Gli Euro 5 in Piemonte e Lombardia sono più numerosi che in altre regioni, probabilmente perché erano stati presi erroneamente come un rifugio dopo il veto agli Euro 3 e 4, ma ciò non toglie che si tratta di una minoranza di veicoli. Così come è una minoranza il partito che si è intestato la battaglia e la vittoria per la cancellazione del provvedimento, la Lega. Capace però di intercettare un trend, una tendenza molto forte che è quella di non fare cambiamenti “scomodi” e men che meno sacrifici per l’ambiente, neanche quando, come in questo caso, si tratta di emissioni con effetto locale sulla salute.

Dunque una minoranza scatenata soggioga facilmente una maggioranza indecisa.

Ho parlato di cancellazione del provvedimento perchè, a ben vedere, non si tratta di un semplice rinvio. Tutto l’insieme del provvedimento viene disarticolato, l’unico punto fermo è che a ottobre di quest’anno 2025 i Diesel Euro 5 circoleranno. Poi il 1° ottobre 2026 varrà solo per le grandi città, sopra i 100 mila abitanti. Se abbiamo letto bene, salta l’idea stessa di area metropolitana, come se i grandi comuni che confinano con Milano e Torino fossero a cento chilometri di distanza. Ma di più: se le Regioni vogliono, possono evitare il blocco dei Diesel Euro 5 anche tra un anno o due, se lo sostituiscono con altri provvedimenti.

Quali altri provvedimenti? Giochi di parole? Vedremo. E’ altresì vero, tanto per imbarazzare il Pd, che se le Regioni vogliono possono fermare gli Euro 5 anche prima di allora, aggiornando il loro piano aria. Scommettiamo che non succederà? In questi anni, sia pure con lentezze ed esitazioni incresciose, sembrava cresciuta una sorta di consenso minimo tra le Regioni del Nord per pagare insieme il costo politico di qualche provvedimento inviso a settori automobilisti e presentarsi almeno apparentemente collaborativi con le direttive europee.

Questo emendamento approvato in fretta e furia dalla Commissione della Camera l’8 luglio 2025 sembra mettere in crisi quel cammino. Chi lo ha approvato sa benissimo che si andrà alla riapertura della procedura di infrazione con la Direttiva Europea ed è pronto a dare a ciò che resta del “Green Deal”, la responsabilità dei probabili contraccolpi. Profumo di diesel padano.

Articolo precedenteRinviato il blocco dei diesel Euro 5 e in futuro le Regioni potranno evitarlo
Articolo successivoIl cambiamento climatico ha triplicato i morti per il caldo nelle città europee, Milano in testa