Mobilità sostenibile, cresce il numero di strade scolastiche e città a velocità 30 in Italia

Il progetto ComuniCiclabili promosso da FIAB coinvolge quasi 180 amministrazioni locali, con l’obiettivo di incentivare la mobilità attiva, ridurre il traffico nei pressi delle scuole e promuovere aree urbane più accessibili. Crescono le adesioni alle zone a velocità 30 e si sperimentano nuovi strumenti normativi come le zone ciclabili

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Nei primi sei mesi del 2025 si è registrato un aumento delle iniziative dedicate alla mobilità sostenibile nei centri urbani italiani. A trainare questa tendenza è FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, promotrice dell’iniziativa ComuniCiclabili, che si conferma uno dei principali strumenti di monitoraggio e incentivo alle politiche per la mobilità attiva.

L’ottava edizione del progetto si è conclusa con l’adesione di quasi 180 Comuni, distribuiti su tutto il territorio nazionale. Al centro dell’edizione di quest’anno figurano l’espansione delle strade scolastiche, la diffusione delle zone a velocità 30 e l’introduzione di spazi condivisi destinati a pedoni e ciclisti.

Le strade scolastiche – aree che limitano il traffico veicolare in prossimità degli istituti scolastici – si stanno affermando come strumenti efficaci per migliorare la sicurezza e ridurre l’impatto ambientale, contribuendo a una trasformazione urbana orientata alla sostenibilità. Questi interventi sono già stati attivati a Milano, Roma e in altri contesti locali, con risultati che spingono altre amministrazioni ad adottare soluzioni analoghe.

Secondo Alessandro Tursi, ideatore del progetto e già presidente di FIAB, l’adozione di queste misure riflette un cambiamento più ampio: “Le strade scolastiche e le zone 30 rappresentano un nuovo approccio alla gestione urbana. Dove vengono introdotte, si osservano forme spontanee di cittadinanza attiva, maggiore attenzione all’ambiente e nuove modalità di uso dello spazio pubblico”»”.

In occasione della chiusura del progetto, FIAB ha organizzato una cerimonia di consegna delle bandiere gialle con bikesmile, riconoscimenti simbolici che valutano il livello di vivibilità urbana e la qualità della mobilità nei territori.

Tra i Comuni che si sono distinti per l’incremento del punteggio ottenuto, Jesi ha raggiunto il terzo bikesmile grazie a una campagna di comunicazione sul corretto utilizzo dello spazio pubblico. Il progetto ha coinvolto scuole, famiglie e comunità locali in un percorso di educazione civica centrato sulle strade scolastiche.

Castel di Sangro, in provincia dell’Aquila, ha invece raggiunto i quattro bikesmile. Il Comune, noto per la sua vocazione al turismo sportivo, ha sviluppato una rete ciclabile estesa e ha recentemente adottato il modello di città 30, in collaborazione con FIAB.

Un’altra esperienza significativa arriva da Bra, in provincia di Cuneo, che ha ottenuto il passaggio da due a tre bikesmile. Il riconoscimento è legato all’attivazione della prima Zona Ciclabile d’Italia, uno strumento normativo introdotto di recente e ora in fase di sperimentazione. Questo modello si basa su una progettazione dello spazio urbano che favorisce gli spostamenti non motorizzati e si integra con la visione delle città 30, dove la riqualificazione degli spazi pubblici è associata alla valorizzazione delle aree verdi e al potenziamento dei servizi per chi si muove a piedi, in bici o con i mezzi pubblici.

Secondo FIAB, l’adesione crescente al progetto ComuniCiclabili evidenzia un orientamento condiviso verso modelli urbani più accessibili e sicuri. Le amministrazioni locali stanno adottando strategie che mettono al centro la mobilità attiva come strumento per migliorare la qualità della vita urbana, favorendo anche la salute pubblica e la coesione sociale.

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