“Vogliamo trasmettere alla Commissione europea, nel più breve tempo possibile, lo schema nazionale di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) per il settore tessile, come auspicato dalla Commissaria Roswall. Si tratta di un passaggio fondamentale per consolidare e rendere più competitivo un comparto strategico della nostra industria nazionale,” ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto.
Secondo la riforma della Direttiva quadro sui rifiuti europea, presentata a luglio 2023 dalla Commissione Ue, tutti i paesi membri devono istituire degli schemi EPR attraverso i quali coprire i costi di raccolta, selezione e riciclo dei tessili. La riforma è a un passo dalla conclusione, manca solo l’ok della Plenaria del Parlamento che dovrebbe arrivare in autunno.
Il Mase spiega che il testo dello schema italiano è attualmente in attesa delle osservazioni tecniche del MIMIT, ministero concertante, ed “è il risultato di un intenso e complesso lavoro di confronto e bilanciamento tra le posizioni delle numerose parti pubbliche e private interessate”.
“Abbiamo lavorato con metodo, tenendo insieme esigenze ambientali, economiche e industriali – aggiunge Pichetto –. Confindustria nazionale ha espresso una valutazione complessivamente positiva dello schema e ha già trasmesso alcune osservazioni aggiuntive che confermano l’impianto generale e saranno considerate nella versione definitiva.”
“In questa fase – ha concluso il Ministro – è essenziale procedere con rapidità: una celere definizione del testo è fondamentale anche per sostenere l’export e rafforzare la competitività internazionale del Made in Italy tessile.”