Oltre ad una nuova tassa sui Raee non raccolti, nella proposta per il bilancio a lungo termine 2028-2034 della Commissione europea c’è anche un aumento della Plastics tax Ue, che passerebbe da 0,80 a 1 euro per ogni chilogrammo di imballaggi in plastica non riciclati. La novità si ritrova all’interno della sezione “risorse proprie” del documento presentato il 16 luglio a Bruxelles.
Introdotta nel 2021 come entrata per il budget dell’Unione europea, la tassa non grava su produttori o utilizzatori di imballaggi, ma viene versata da ogni paese membro come differenza tra il peso dei rifiuti di plastica prodotti in un anno e il peso di quelli riciclati. Con l’aliquota allo 0,8%, la Plastics tax ha generato nel 2023 un gettito di circa 7,2 miliardi di euro, pari al 4% delle entrate complessive dell’Unione.
L’innalzamento a 1 euro al chilo dovrebbe portare le entrate ad oltre 9 miliardi di euro l’anno. Oltre ad obiettivi di bilancio la tassa, nelle intenzioni delle istituzioni comunitarie, dovrebbe incentivare il riciclo e ridurre la produzione di plastica non recuperabile.