Earth Overshoot Day 2025, il 24 luglio esaurite le risorse rigenerabili del pianeta

Il superamento anticipato del limite annuale di rigenerazione delle risorse naturali indica un modello di consumo non più sostenibile. Secondo il Wwf è necessario intervenire riducendo l’impronta ecologica del 60%, agendo su energia, alimentazione, mobilità, economia circolare e governance. L’obiettivo è spostare progressivamente la data entro la fine dell’anno

Earth Overshoot Day 2025

Il 24 luglio 2025 è stato identificato come Earth Overshoot Day, il giorno in cui la domanda di risorse naturali da parte dell’umanità supera la capacità annuale di rigenerazione del pianeta. Da questa data, si entra in una fase di debito ecologico: le risorse consumate da qui a fine anno non potranno essere ricostituite entro lo stesso periodo.

Secondo le stime del Wwf, l’attività umana attuale comporta un consumo pari a 1,8 pianeti Terra ogni anno. Questo significa che l’intero sistema socioeconomico opera con una sovrappressione costante sugli ecosistemi, aggravando le conseguenze ambientali su clima, biodiversità, risorse idriche e suolo.

Un debito ecologico di 22 anni: il modello di sviluppo è insostenibile

Dal 1970, anno in cui la data dell’Overshoot Day cadeva a dicembre, si è registrata una progressiva anticipazione del limite. L’edizione 2025 rappresenta un ulteriore segnale del deterioramento dell’equilibrio ecologico, con un debito cumulato che equivale a 22 anni. Secondo il Wwf, la sola ipotesi di recupero teorico richiederebbe oltre due decenni di rigenerazione ininterrotta, che però non sarebbe più attuabile a causa della perdita irreversibile di habitat e dell’erosione della capacità rigenerativa degli ecosistemi.

Cambiare rotta: le priorità secondo il Wwf

L’organizzazione ambientalista ritiene possibile invertire la tendenza, ma solo attraverso una riduzione dell’impronta ecologica globale del 60% rispetto ai livelli attuali. Tra le direttrici considerate strategiche rientrano la transizione energetica con l’adozione di fonti rinnovabili, una revisione del modello alimentare basata su produzioni più locali e vegetali, la riduzione degli sprechi, l’elettrificazione dei trasporti e l’adozione di politiche internazionali vincolanti.

In termini pratici, secondo le analisi Wwf, una riduzione delle emissioni di CO₂ del 50% consentirebbe di spostare l’Overshoot Day di tre mesi, mentre un dimezzamento del consumo globale di carne permetterebbe di recuperare 17 giorni. L’arresto della deforestazione comporterebbe un guadagno di ulteriori otto giorni.

Un nuovo equilibrio è possibile entro il 2050

L’obiettivo di posticipare progressivamente la data dell’Overshoot fino a fine dicembre può essere raggiunto con una media di cinque giorni guadagnati ogni anno. Ciò richiede un approccio integrato tra innovazioni tecnologiche, comportamenti individuali e scelte normative. In questo scenario rientrano l’adozione di indicatori alternativi al PIL per misurare il benessere e la transizione verso un’economia rigenerativa, più orientata alla qualità che alla quantità.

Un cambio di paradigma economico

Secondo Eva Alessi, responsabile sostenibilità del Wwf Italia, l’attuale sistema economico si basa su un presupposto di crescita illimitata incompatibile con la natura finita delle risorse. Ripensare lo sviluppo richiede di affiancare al prodotto interno lordo indicatori che includano salute degli ecosistemi, benessere psicologico e coesione sociale. La sfida è individuare una nuova idea di progresso fondata su relazioni umane, conoscenza e tutela dell’ambiente.

L’Earth Overshoot Day 2025 rappresenta dunque un indicatore critico, che chiama in causa istituzioni, imprese e cittadini nella ricerca di un modello sostenibile per le generazioni future.

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