Nell’Ue 2 milioni di auto elettriche in meno con l’estensione delle norme sulle emissioni

A dirlo è l'ultima ricerca di T&E che spiega come l'estensione di due anni degli obiettivi di emissione Ue determinerà una riduzione nelle vendite di auto elettriche di 2 milioni di unità al 2027, rispetto a quanto sarebbe avvenuto i target precedenti. L'Ue è sotto pressione da parte delle case automobilistiche per indebolire la normativa sulle emissioni. Queste spingono per rallentare la decarbonizzazione della loro produzione, nonostante le dinamiche positive del mercato stiano spingendo l'elettrico

Le case automobilistiche europee hanno venduto il 38% in più di auto elettriche nei primi sette mesi del 2025 e tutte, tranne Mercedes-Benz, sono sulla buona strada per rispettare gli obiettivi Ue per le emissioni 2025-27. A dirlo è l’ultima ricerca di T&E. Tutto bene quindi? Non proprio, spiega l’associazione, visto il raggiungimento degli obiettivi è stato esteso per due anni e questo determinerà una riduzione nelle vendite di auto elettriche di 2 milioni di unità da qui al 2027.

T&E ha invitato pertanto la Commissione europea a stare ferma sui target 2030 e 2035.

L’Ue è sotto pressione da parte delle case automobilistiche per indebolire la normativa sulle emissioni, spiega l’associazione. Queste spingono per rallentare la decarbonizzazione della loro produzione, nonostante le dinamiche positive del mercato stiano spingendo l’elettrico.
I costi della batteria ad esempio sono diminuiti del 27% tra il 2022 e la fine di quest’anno e diminuiranno di un altro 28% entro il 2027 rispetto ai livelli del 2025. L’infrastruttura di ricarica è stata implementata sul 77% della rete autostradale centrale dell’Ue e tutti gli Stati membri hanno già raggiunto o superato il numero di punti di ricarica pubblici richiesti dall’obiettivo 2025.

Mercedes-Benz, che detiene la presidenza della lobby automobilistica ACEA, è il più forte avversario degli obiettivi Ue, e come detto è l’unico produttore automobilistico che non riuscirebbe a raggiungerli. “Attenendosi alle regole concordate, l’Europa può dare alla sua industria automobilistica una possibilità di combattere nella gara globale dei veicoli elettrici. Ma l’indebolimento degli obiettivi potrebbe vedere altri produttori seguire la strada di Mercedes che sta rimanendo indietro sull’elettrificazione e deve acquistare crediti dai suoi concorrenti”, ha  Lucien Mathieu di T&E

India, Messico, Indonesia e Thailandia hanno quote di mercato EV rispettivamente del 5%, 5%, 13% e 24% [6]. Nel più grande mercato auto del mondo, la Cina, la quota di vendita di BEV supererà il 30% entro la fine del 2025. Questi mercati si espanderanno rapidamente nel prossimo decennio e, a meno che le case automobilistiche europee non raggiungono rapidamente ora, i produttori cinesi domineranno.

“I produttori europei vivono sulle nuvole se pensano che la Cina smetterà di innovare mentre cercano di prolungare la tecnologia del passato. Se la Commissione europea consente alle case automobilistiche di fermarsi l’Europa perderà terreno. Abbiamo bisogno di un’industria automobilistica che guidi una delle tecnologie critiche del XXI secolo, non una che ci metta sulla strada per diventare un museo dell’automobile”, ha concluso Mathieu

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