Ad Assisi, nella cornice della rassegna culturale Il Cortile di Francesco, è stata ufficialmente lanciata la Rete delle città di carta, un’alleanza tra comuni italiani impegnati nella raccolta differenziata e nel riciclo della carta. L’obiettivo è rafforzare il legame tra sostenibilità ambientale, storia industriale e valorizzazione dei territori, in un settore in cui l’Italia registra risultati di primo piano a livello europeo.
Un manifesto per il riciclo e lo sviluppo locale
La rete nasce su iniziativa di Comieco, in collaborazione con Fondazione Symbola e con il sostegno di Federazione Carta e Grafica e Unirima. I sindaci e gli assessori dei comuni aderenti hanno firmato un manifesto che definisce la visione: trasformare le città in laboratori di innovazione ambientale, poli di formazione e sensibilizzazione e modelli di rigenerazione territoriale.
Italia leader nel riciclo della carta
Secondo i dati del 30° Rapporto Comieco, nel 2024 sono state raccolte in Italia 3,8 milioni di tonnellate di carta, pari a 65,4 kg pro-capite, con un tasso di riciclo del 92,5%, superiore all’obiettivo europeo fissato per il 2030 (85%). A livello economico, i benefici per i comuni convenzionati hanno superato i 231 milioni di euro.
Un impegno condiviso
“La rete delle città di carta è uno strumento per valorizzare non solo il riciclo, ma anche il patrimonio culturale ed economico dei territori” ha dichiarato Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco. Per Ermete Realacci, presidente di Symbola, l’iniziativa dimostra come l’economia circolare italiana rappresenti una leva strategica nella sfida climatica e industriale.
I comuni aderenti
Hanno già sottoscritto il manifesto città storicamente legate alla tradizione cartaria, come Amalfi, Fabriano e Toscolano Maderno, insieme a realtà che oggi guidano il settore per innovazione e sostenibilità, tra cui Lucca, Salerno e Lecce. L’elenco dei comuni aderenti è destinato ad ampliarsi, consolidando una rete che lega riciclo, territorio e identità culturale.