Reti di collaborazione, giardini che crescono verso il cielo e comunità energetiche che illuminano la laguna: sono i tre progetti vincitori della Climathon Venezia 2025, due giornate di lavoro collettivo, tenutesi sabato 4 e domenica 5 ottobre alla Casa di The Human Safety Net, dedicate alla ricerca di soluzioni per l’adattamento al riscaldamento globale facendo leva sulle peculiarità di Venezia e la sua laguna. Una trentina di partecipanti – tra cittadini, studenti, professionisti e rappresentanti di associazioni – hanno dato vita a sei gruppi di lavoro impegnati nello sviluppo di idee e strategie per rendere Venezia e la sua laguna più capaci di adattarsi ai cambiamenti climatici.
Le idee premiate – dei gruppi Gaia Network, Santa Marta El Zardin in pìe e CAE Vignole – accederanno all’Innovation Lab, un percorso di cinque laboratori che accompagnerà i team da novembre 2025 a marzo 2026, offrendo spazi di coworking e supporto operativo per trasformare le proposte in iniziative concrete. La giuria ha evidenziato le sinergie con le altre idee presentate, incoraggiando una futura integrazione tra i gruppi.
L’evento, parte di una rete internazionale promossa da EIT Climate-KIC e organizzato dal Centro di Studio e di Ricerca Internazionale sui Cambiamenti Climatici (CSRCC), è patrocinatodall’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, in collaborazione con Ca’ Foscari, IUAV, CNR, Biodiversity Gateway, CORILA, CMCC, DVRI, GreenerEU, Rete Dialogues, Rinascimento Green e CREA.
Le tre idee vincitrici
La giuria ha premiato tre progetti ex aequo, che accederanno all’Innovation Lab promosso da The Human Safety Net, potendo usufruire degli spazi di coworking e di un percorso di accompagnamento per trasformare le idee in iniziative concrete.
Il gruppo Gaia Network è partito dal punto di vista di una ragazza veneziana di 13 anni che vive l’eco-ansia e immagina un futuro di collaborazione tra le realtà locali. Il progetto propone la creazione di una piattaforma web collaborativa per mettere in rete piccole imprese, associazioni e cooperative veneziane, favorendo sinergie, accesso ai finanziamenti e sviluppo di progetti comuni ispirati ai valori di sostenibilità, giustizia ambientale e partecipazione.
Il gruppo Santa Marta El Zardin in pìe propone invece un sistema di pannelli e giardini verticali con bio-reattori, pensato per ridurre le temperature urbane, migliorare la qualità dell’aria e rafforzare il senso di comunità nel quartiere di Santa Marta. Il progetto integra funzioni ambientali e sociali, combinando agricoltura urbana, microeconomia circolare e coesione tra abitanti.
CAE Vignole è un progetto per la creazione di una comunità energetica rinnovabile alle Vignole, basata sulla produzione e condivisione di energia fotovoltaica. L’iniziativa mira a ridurre i costi energetici, promuovere la partecipazione dei cittadini e favorire la collaborazione con scuole e università per la sensibilizzazione ai temi della transizione ecologica.
Innovazione in azione
A selezionare i progetti vincitori è stata una giuria di altissimo profilo: Carlo Barbante, Presidente del CSRCC e scienziato polare di fama internazionale; Francesco Musco, Vice-presidente del CSRCC e professore ordinario allo IUAV; Elisabetta Russo, ricercatrice presso CNR-ISMAR; Erica Villa, esperta di comunicazione scientifica; Alex Bellini, esploratore e divulgatore; Silvia Santato, esperta di adattamento climatico; Isabella Mavellia, imprenditrice sociale; Fabio Malfatti, antropologo ambientale; Pierpaolo Campostrini, Direttore CORILA; e Chiara Bidoli, CMCC Foundation – Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici. La valutazione dei progetti si è basata su quattro criteri: rilevanza per l’adattamento di Venezia e della laguna ai cambiamenti climatici (40%), fattibilità e chiarezza operativa (25%), impatto atteso e sostenibilità (25%) ed efficacia della comunicazione/pitch (10%).
Dopo un’intensa maratona creativa, durata fino alla notte tra sabato e domenica, i sei gruppi – Gaia Network, Santa Marta El Zardin in pìe, CAE Vignole, Acquapelago – Il portale della civiltà dell’acqua, Il respiro della barena e Vivere la laguna – hanno presentato i propri progetti davanti al pubblico e alla giuria domenica 5 ottobre. La giornata si è chiusa con la conferenza-spettacolo “CambiaMenti climatici. Ci giochiamo il nostro futuro? La tempesta perfetta dei comportamenti irrazionali”, di e con Massimo Bustreo e Luciano Canova, con la direzione di Emanuele Pasqualini della Compagnia Pantakin di Venezia, un momento di riflessione collettiva e partecipata sul ruolo dei cittadini di fronte alla crisi climatica.
Al termine dell’evento si è svolta la cerimonia di premiazione, con la consegna dei diplomi ai sei gruppi partecipanti e il riconoscimento speciale alle tre idee vincitrici che proseguiranno il loro sviluppo all’interno dell’Innovation Lab.
Un percorso che continua
“Queste due giornate vogliono essere solo l’inizio di un percorso educativo e partecipativo – dichiara Carlo Barbante, Presidente del Centro di Studio e di Ricerca Internazionale sui Cambiamenti Climatici (CSRCC) –. Stiamo avviando un progetto con le scuole del territorio per far riflettere le nuove generazioni sulle tematiche del cambiamento climatico e produrre un messaggio di speranza, basato sul rispetto reciproco tra persone e natura. Entrambi i percorsi confluiranno nella primavera 2026, con un evento pubblico di restituzione del lavoro svolto.”