Dall’Ue viene definita una “pietra miliare” nella capacità di monitoraggio della qualità dell’aria. Si tratta della missione Copernicus Sentinel-4 operante a bordo del satellite Eumetsat – l’agenzia satellitare meteorologica europea che monitora il meteo e il clima dallo spazio – che l’8 ottobre ha fornito le sue prime immagini, in cui tra le altre si vedono le concentrazioni di biossido di azoto in Pianura Padana.
Sentinel-4 supporterà le autorità nel fornire previsioni tempestive sulla qualità dell’aria e avvisi sulla salute pubblica, con l’obiettivo “di migliorare la qualità di vita degli abitanti europei e ridurre i costi ambientali, sanitari ed economici associati all’inquinamento”.
L’inquinamento atmosferico è la più grande minaccia per la salute ambientale in Europa e, nonostante i progressi negli ultimi decenni per ridurne l’impatto, determina ancora centinaia di migliaia di morti premature.
Le prime immagini catturate dimostrano la notevole capacità di Sentinel-4 di tracciare inquinanti e gas in tutta Europa e nelle regioni circostanti: oltre alla situazione italiana, la missione ha mostrato livelli elevati di ozono in tutti i Balcani, Bulgaria e Grecia e picchi di anidride solforosa da fonti naturali e antropiche. Ma il progetto è ancora in fase di “messa in servizio”, spiega Eumetsat: una volta operativo Sentinel-4 fornirà “immagini orarie senza precedenti, che consentiranno agli esperti di monitorare come l’inquinamento varia durante il giorno – ad esempio nei picchi di traffico cittadino – e osservare diversi inquinanti mentre si formano, rivelando le differenze tra centri urbani e sobborghi, così da fornire alle autorità informazioni più precise per proteggere la salute”.
Phil Evans, direttore generale di Eumetsat: “Copernicus Sentinel-4 rappresenta un progresso fondamentale nella nostra capacità di monitorare gli inquinanti atmosferici. Queste prime immagini dimostrano il potenziale trasformativo della missione, non vediamo l’ora di gestirla per tutta la sua durata, garantendo un flusso continuo di dati critici per garantire il massimo impatto”.
Lieven Bydekerke, responsabile del programma: “Le osservazioni orarie degli inquinanti in Europa non sono mai state possibili prima. Mentre lavoriamo per rendere operativi i dati della missione il più rapidamente possibile, queste incredibili prime osservazioni dimostrano il potere della collaborazione europea e il valore di ospitare più strumenti su un’unica piattaforma”.