Incidenti mortali a Milano, Legambiente chiede una rigenerazione stradale

Dopo due gravi incidenti avvenuti il 6 novembre nel capoluogo lombardo, Legambiente Lombardia rilancia l’appello per una trasformazione profonda dello spazio pubblico. L’associazione critica le misure repressive e invoca un nuovo patto civile per la sicurezza stradale

Milano due collisioni mortali

Due collisioni stradali avvenute a poche ore di distanza a Milano riaccendono il dibattito sulla sicurezza urbana e la necessità di interventi strutturali. Secondo Legambiente Lombardia, gli episodi confermano come gli incidenti non possano più essere considerati “eventi casuali”, ma il risultato di una fragilità sistemica della mobilità cittadina.

Le cronache segnalano dinamiche diverse ma accomunate da velocità e distrazione: veicoli commerciali in consegna, portiere aperte senza attenzione, manovre improvvise e scarsa consapevolezza del rischio verso pedoni e ciclisti.
Un quadro che riflette, spiega l’associazione, una crisi di sicurezza diffusa nelle città italiane.

Una questione nazionale di sicurezza pubblica

“Non è solo Milano – afferma Legambiente –. L’Italia intera è stretta in un gioco al massacro che coinvolge strade urbane, provinciali e statali”.
L’associazione sottolinea come la sicurezza nello spazio pubblico resti lontana dall’essere garantita, a causa di politiche locali troppo timide e di un approccio nazionale centrato su infrastrutture e veicoli, anziché sulle persone.

Nei quartieri più colpiti, spiegano i residenti, le richieste di riduzione della velocità e installazione di dissuasori restano spesso inevase.
A un anno dall’approvazione della legge delega per la riforma del Codice della Strada, Legambiente denuncia l’assenza di un dibattito sul riequilibrio dello spazio urbano e sull’inclusione delle categorie vulnerabili.

L’appello di Legambiente Lombardia

Milano, come le altre città italiane ad alta motorizzazione, non è sicura per tutte le età, le abilità e i generi, ma soltanto per i veicoli a motore – e forse nemmeno più per quelli”, commenta Federico Del Prete, responsabile mobilità e spazio pubblico di Legambiente Lombardia.

“Serve una rigenerazione stradale profonda, che riduca le disuguaglianze e aumenti la capacità delle città di innovare in chiave sostenibile. Occorre un nuovo patto civile per la sicurezza nello spazio pubblico, fondato su partecipazione, equità e tutela delle persone più esposte.
Non ci pare che il nuovo Codice della Strada vada in questa direzione, e purtroppo dobbiamo attenderci che episodi come questi possano ripetersi.”

Rigenerare lo spazio urbano, non reprimere

L’associazione evidenzia che una risposta efficace non può essere affidata a misure repressive o securitarie, ma a un cambio culturale nella pianificazione urbana.
Per Legambiente, rigenerare le strade significa ripensare il ruolo dello spazio pubblico come luogo di convivenza e sicurezza condivisa, non come ambito di conflitto tra mezzi e persone.

La proposta è quella di un approccio integrato tra mobilità, urbanistica e salute pubblica, capace di ridurre la velocità media, migliorare l’infrastruttura ciclabile e restituire spazio e priorità alle utenze deboli.

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