Crisi del riciclo plastica, stop alla raccolta in provincia di Agrigento

La sospensione della raccolta della plastica martedì 11 novembre è uno degli effetti diretti della crisi che ha investito la filiera nazionale del riciclo. Dopo la decisione di Assorimap di fermare gli impianti, anche Tutela Ambiente di Aragona ha comunicato la sospensione del servizio in tutta la provincia, a causa del blocco dei ritiri da parte di Corepla e del rallentamento della domanda di materia prima riciclata

La crisi della filiera del riciclo degli imballaggi in plastica inizia a tradursi in disservizi anche per i cittadini. Nell’intera giornata di martedì 11 novembre la raccolta della plastica è stata sospesa in tutta la provincia di Agrigento, come comunicato dalla società Tutela Ambiente di Aragona, responsabile del servizio rifiuti.

La notizia arriva dopo l’annuncio da parte di Assorimap, l’Associazione nazionale dei riciclatori e rigeneratori di materie plastiche, che ha comunicato la sospensione degli impianti a livello nazionale, a conferma di una crisi conclamata del comparto, dopo mesi di allarmi rimasti senza risposta.

Tutela Ambiente di Aragona ha spiegato che, “a seguito di un incontro con i rappresentanti del consorzio Corepla, è stata segnalata una problematica legata ai riciclatori e pertanto un rallentamento nelle procedure di ritiro del materiale già accumulato presso il nostro impianto, a causa della mancanza di domanda da parte degli acquirenti della materia prima”. L’azienda ha precisato che la situazione rende inevitabile la sospensione temporanea del servizio e che, in questa fase, saranno garantiti soltanto i servizi essenziali in caso di necessità specifiche.

Durante la giornata di martedì 11 novembre, cittadini e attività commerciali della provincia sono stati invitati a non esporre i mastelli della plastica, in attesa del ripristino del servizio. La sospensione ad Agrigento rappresenta uno dei primi segnali tangibili di una crisi sistemica del riciclo plastico, che rischia di bloccare temporaneamente l’intero circuito della raccolta differenziata nazionale.

Secondo gli operatori del settore, senza interventi urgenti da parte del Governo, il fermo della filiera potrebbe compromettere i risultati raggiunti in vent’anni di politiche ambientali e di gestione sostenibile dei rifiuti.

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