Presentata nel Grattacielo Piemonte l’edizione 2026 del bando regionale “AcqueVive”, con una dotazione di 3 milioni di euro destinata a progetti di tutela e recupero dei corpi idrici. L’iniziativa rientra nel Piano di tutela delle acque e prevede azioni per il raggiungimento del buono stato ecologico e chimico, la riduzione del rischio idrogeologico, il miglioramento della biodiversità e lo sviluppo di infrastrutture verdi basate sui servizi ecosistemici naturali.
Il bando prosegue il percorso tracciato dalle direttive europee sul ripristino degli ecosistemi acquatici e si inserisce negli obiettivi della missione “Restore our Ocean and Waters by 2030”, che promuove interventi per la rigenerazione dei bacini idrici e la gestione sostenibile delle risorse naturali.
Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati hanno evidenziato come il programma rappresenti la continuazione di un lavoro avviato nel 2018, che ha portato alla realizzazione di interventi di riforestazione e alla progressiva estensione delle attività anche alle acque sotterranee, considerate riserve strategiche.
La nuova edizione del bando, in pubblicazione entro novembre, conferma l’impostazione già seguita nel 2025, con particolare attenzione alle azioni di rinaturalizzazione e al miglioramento della qualità delle acque. Alla presentazione hanno partecipato anche alcune fondazioni bancarie e soggetti privati – tra cui San Paolo, Crt, Cariplo, Crc e Capellino – interessati a collaborare nel finanziamento di progetti di riqualificazione fluviale e ambientale.
L’assessore Marnati ha inoltre illustrato i 13 progetti finanziati nel 2025 e ricordato che, dal 2018, il programma ha sostenuto 87 interventi con un investimento complessivo di circa 19 milioni di euro. Tra le opere figurano adeguamenti idraulici, recupero di aree umide, tecniche di ingegneria naturalistica e strumenti di monitoraggio del deflusso minimo vitale.
Nel corso dell’incontro è stato approfondito anche il programma Life Climax Po, coordinato dall’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, che affronta il tema dell’adattamento ai cambiamenti climatici negli ecosistemi fluviali. Il progetto, della durata di nove anni, prevede lo sviluppo di strumenti di analisi e mitigazione degli impatti climatici lungo l’asta principale del fiume.
Con il bando “AcqueVive 2026”, la Regione prosegue dunque il percorso di attuazione delle politiche di tutela idrica e ambientale, in coerenza con gli indirizzi europei e con le linee di programmazione regionali.











