Il 18 novembre 2025, nel corso del convegno “Circolarità in azione. Il nuovo benchmark sull’economia circolare nel largo consumo”, GS1 Italy ha presentato l’aggiornamento annuale della ricerca dedicata all’adozione delle pratiche di economia circolare nel settore del largo consumo. L’analisi, realizzata in ambito ECR Italy in collaborazione con Ergo, spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, restituisce un quadro evolutivo basato sui dati raccolti tramite Circol-UP, il tool sviluppato da GS1 Italy per misurare il grado di circolarità delle imprese. L’indagine ha coinvolto 22 aziende del Consiglio direttivo di GS1 Italy, otto delle quali già presenti nella rilevazione del 2022. La misurazione riguarda l’intera filiera: approvvigionamento, produzione, logistica, design degli imballaggi, utilizzo e gestione dei rifiuti.
Migliora la performance media di circolarità del settore
La nuova rilevazione indica una crescita significativa della performance media, che passa dal 53% al 61% rispetto al triennio precedente. La progressione evidenzia un’integrazione sempre più strutturata dei principi di circolarità nei modelli organizzativi e nelle strategie di produzione e distribuzione. Secondo GS1 Italy, l’obiettivo del benchmark è mettere a disposizione del settore uno strumento condiviso e riconosciuto per valutare la circolarità lungo la filiera e orientare le decisioni aziendali verso percorsi misurabili e coerenti.
Cura casa e cura persona guidano la transizione circolare
I comparti cura casa e cura persona registrano la crescita più rilevante, raggiungendo una performance di circolarità del 73,5%, a fronte del 48% del 2022. L’avanzamento riguarda tutte le fasi del ciclo di vita, con benefici in termini di gestione delle risorse, riciclo dei materiali e pratiche di produzione più efficienti. Il settore alimentare consolida la sua traiettoria di miglioramento, salendo al 65,3%. Risultati positivi emergono nell’approvvigionamento, nella produzione e nella progettazione degli imballaggi secondari, con una gestione più strutturata degli scarti. Restano margini di sviluppo nel design dei packaging primari e nella fase d’uso. Il retail mostra un incremento più contenuto, con un passaggio dal 45% al 46%, ma presenta punti solidi in aree come la riduzione degli imballaggi in ingresso, la gestione dei reparti freschi, la formazione del personale e la logistica sostenibile.
Un percorso condiviso verso modelli più circolari
La ricerca conferma la volontà delle imprese coinvolte di rafforzare un modello collaborativo per l’adozione di pratiche circolari. La crescita misurata non riguarda soltanto i risultati, ma anche la capacità di apprendere, innovare e condividere strumenti comuni. GS1 Italy rileva come Circol-UP rappresenti un supporto operativo importante per valutare con criteri univoci la circolarità aziendale e individuare i possibili ambiti di miglioramento, contribuendo alla transizione verso un sistema produttivo a minore impatto ambientale. L’edizione 2025 del benchmark si inserisce dunque in un percorso più ampio che punta a consolidare un approccio sistemico, integrando innovazione organizzativa, sostenibilità nella supply chain e trasparenza verso imprese e consumatori.











