Il Bonus Elettrodomestici 2025 ha registrato un’adesione rapida, confermando l’interesse delle famiglie per apparecchiature più efficienti. Questo incremento degli acquisti, tuttavia, pone un ulteriore tema di gestione ambientale: l’aumento dei RAEE, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il consorzio Ecolight richiama l’attenzione su questo aspetto, evidenziando come il beneficio economico rischi di essere vanificato se non si interviene in modo strutturato sulla filiera del recupero.
Il direttore generale Giancarlo Dezio osserva che “la vera sfida non è acquistare il nuovo, ma gestire correttamente l’usato”. Nel 2024 in Italia sono state raccolte circa 540 mila tonnellate di RAEE domestici e professionali, con un tasso di intercettazione che fatica a superare il 30%, distanza significativa dal target europeo del 65%. La dispersione degli apparecchi dismessi rappresenta un limite alla transizione circolare e un ostacolo alla valorizzazione delle materie prime contenute nei rifiuti elettronici.
Secondo Ecolight, frigoriferi, lavatrici e piccoli elettrodomestici costituiscono vere miniere urbane, essenziali per ridurre emissioni di CO₂, recuperare materiali strategici e sostenere una gestione più efficiente delle risorse. Per raggiungere questi obiettivi diventa centrale l’applicazione del principio “Uno contro Uno”, che impone ai punti vendita il ritiro gratuito del vecchio apparecchio al momento della consegna del nuovo. Una procedura semplice e già prevista dalla normativa, ma ancora scarsamente utilizzata.
Rafforzare la rete di raccolta, aumentare il recupero e sensibilizzare cittadini e operatori commerciali sono, per il consorzio, passaggi indispensabili per trasformare gli incentivi alla sostituzione in benefici ambientali concreti. Dezio sottolinea che “ogni sostituzione deve generare un recupero”, perché il valore della transizione non si misura solo dal numero delle nuove tecnologie acquistate, ma dalla quantità di risorse che il sistema riesce a rimettere in circolo.











