A breve il decreto end of waste dei prodotti assorbenti per la persona

Lo annuncia il viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica Vannia Gava. “È alla firma il decreto che modifica la disciplina per la cessazione della qualifica di rifiuto dei prodotti assorbenti per la persona (PAP). Questo significa più volumi recuperati e reimmessi sul mercato, meno discarica, migliore circolarità e tutela ambientale"

prodotti assorbenti

“È alla firma il decreto che modifica la disciplina per la cessazione della qualifica di rifiuto dei prodotti assorbenti per la persona (PAP). Questo significa più volumi recuperati e reimmessi sul mercato, meno discarica, migliore circolarità e tutela ambientale”. Lo annuncia il viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica Vannia Gava.

In Italia i rifiuti provenienti da PAP rappresentano circa il 4%, composti prevalentemente da sostanze non biodegradabili e, pertanto, dal forte impatto ambientale (si pensi alle emissioni di CO2 generate e ai circa 500 anni che impiegano per distruggersi). Nel 2020 circa il 71% è stato smaltito in discarica e il 29% tramite incenerimento. L’unica strada per recuperarli è la cessazione della qualifica di rifiuto.

Su questo interviene il provvedimento voluto dal viceministro, che giunge all’esito di un proficuo confronto con strakeholders e istituzioni deputate. Le modifiche introdotte, superando di fatto le criticità emerse con la nuova legislazione comunitaria, consentiranno di ampliare notevolmente i volumi di PAP recuperabili e assoggettabili alla disciplina end of waste per la loro trasformazione e reintroduzione sul mercato in materie prime seconde. Il tutto, “fermo restando il soddisfacimento delle esigenze di salute e tutela ambientale” assicura il viceministro.