La Regione Lombardia ha approvato il riparto 2025 dei canoni per l’uso delle acque pubbliche relativi all’anno 2024, destinando oltre 10,1 milioni di euro alla Città Metropolitana di Milano e alle Province lombarde.
Il provvedimento, proposto dall’assessore agli Enti locali, Montagna e Utilizzo della risorsa idrica, Massimo Sertori, ha ricevuto il via libera dalla Giunta regionale.
Fondi per la gestione delle risorse idriche
“Ai territori trasferiamo il 10% di quanto introitato nel 2024, applicando la Legge regionale 10/2009 – ha spiegato Sertori –. La ripartizione rispetta i criteri concordati con l’Unione Province Lombarde (UPL) e con la Città Metropolitana di Milano, nell’ambito delle intese che regolano l’esercizio delle funzioni confermate in materia di utilizzo delle acque pubbliche”.
I fondi, ha aggiunto l’assessore, “sostengono le amministrazioni locali nell’attività di gestione delle piccole derivazioni e dei servizi connessi alla risorsa idrica, seguendo un algoritmo di riparto condiviso tra tutti i territori lombardi”.
Federalismo idrico e collaborazione istituzionale
L’intervento rappresenta un nuovo passo nel percorso di federalismo idrico, previsto dall’articolo 1 della Legge regionale 22/2011, che ha introdotto l’articolo 6 comma 3-quinques della Legge 9/2010.
Tale norma consente alla Regione di restituire parte dei proventi derivanti dai canoni idrici agli enti territoriali, per rafforzare la loro capacità di gestione e manutenzione delle infrastrutture locali.
“Regione Lombardia aiuta le casse di Province e Città Metropolitana con risorse concrete – ha concluso Sertori –. Si tratta di fondi che rispondono alle esigenze operative dei territori e contribuiscono a garantire servizi efficienti ai cittadini lombardi”.











