Associazioni ambientaliste, consumatori e produttori di energia contro il DL Sostegni: stravolge mercato e non risolve emergenza

“Il decreto legge stravolge le dinamiche di mercato, non risolve l’emergenza in corso e potrebbe anche essere essere illegittimo”, scrivono in un comunicato congiunto Adoc, Adiconsum, Adusbef, Anev, Anie, Arse, Assoidroelettrica, Assoutenti, Arte, Casa del Consumatore, Codacons, Confconsumatori, Centro tutela consumatori Sud Tirolo, Coordinamento Free, Elettriità Futura, Energia Libera, Greenpeace, Italia Solare, Kyoto Club, Legambiente, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Wwf

Associazioni di categoria, ambientaliste, dei consumatori e dei produttori di energia rinnovabile si schierano compatte contro il DL Sostegni in vigore da venerdì 28 gennaio, che vorrebbe intervenire per attenuare il caro energia. “Il decreto legge stravolge le dinamiche di mercato, non risolve l’emergenza in corso e potrebbe anche essere essere illegittimo”, scrivono in un comunicato congiunto Adoc, Adiconsum, Adusbef, Anev, Anie, Arse, Assoidroelettrica, Assoutenti, Arte, Casa del Consumatore, Codacons, Confconsumatori, Centro tutela consumatori Sud Tirolo, Coordinamento Free, Elettriità Futura, Energia Libera, Greenpeace, Italia Solare, Kyoto Club, Legambiente, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Wwf. Ecco il comunicato:

Il DL Sostegni approvato dal Consiglio dei Ministri numero 57 del 21.1.2022 prevede, a favore delle imprese, un intervento stimato in 1,7 Miliardi di euro, volto a contenere l’aumento dei costi delle bollette.

Questa norma ha visto la luce senza una ampia condivisione con i corpi intermedi rappresentativi dei vari settori coinvolti (rappresentanti dei produttori di energia, rappresentanti dei consumatori, rappresentanti delle imprese tecnologiche del settore energetico, associazioni ambientaliste) e non può dai sottoscrittori del presente documento essere condivisa. Tale norma mette a grave rischio il corretto svolgimento delle dinamiche di mercato e non risolve minimamente la situazione emergenziale in corso che si avvia a generare gravi ripercussioni sul sistema sociale ed economico del Paese.

Tra l’altro un intervento estemporaneo e di complessa attuazione come quello proposto, senza voler entrare nel merito degli eventuali profili di legittimità dello stesso, comunque evidenti, rischia seriamente di non raggiungere l’obiettivo auspicato di introdurre modifiche strutturali al sistema elettrico al fine di favorire la crescita delle fonti rinnovabili in grado di ridurre e stabilizzare i prezzi di borsa, e mette a rischio anche le dinamiche di mercato energetico così come strutturato.

I firmatari sotto elencati ritengono che sia indispensabile l’apertura rapida di un tavolo di confronto su di un tema così importante come quello della attuale crisi energetica del nostro Paese, per il quale si rendono disponibili fin d’ora, finalizzato a definire interventi strutturali che garantiscano nel medio e lungo periodo al Paese costi energetici stabili, concorrenziali e quanto più indipendenti possibile dai contesti geopolitici internazionali, nel rispetto degli obiettivi di decarbonizzazione assunti dal nostro Paese.