Unrae e Federauto: non introdurre l’Eco-score nei prossimi incentivi auto

Secondo le due associazioni - che rappresentano la distribuzione, il commercio e l’assistenza nel settore automotive italiano - la ventilata adozione del modello francese di Eco-score, "che considera esclusivamente la fase di produzione e trasporto dei veicoli, senza includere l’intero ciclo di vita, risulterebbe inopportuna, discriminatoria e controproducente", perchè "comporterebbe l’esclusione di numerosissimi modelli"

Il 18 settembre Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) e Federauto (Federazione Italiana Concessionari Auto) hanno inviato una lettera al Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, chiedendo di non inserire il criterio di punteggio ambientale, il cosiddetto Eco-score, nel nuovo programma di incentivi all’acquisto di veicoli elettrici previsto dal PNRR.

Secondo le due associazioni – che rappresentano la distribuzione, il commercio e l’assistenza nel settore automotive italiano – la ventilata adozione del modello francese di Eco-score, “che considera esclusivamente la fase di produzione e trasporto dei veicoli, senza includere l’intero ciclo di vita, risulterebbe inopportuna, discriminatoria e controproducente“.

Unrae e Federauto sostengono che “l’applicazione automatica del sistema francese comporterebbe l’esclusione di numerosissimi modelli disponibili nei listini delle case costruttrici, riducendo drasticamente la scelta per consumatori e aziende, e mettendo a rischio la capacità di spesa delle risorse stanziate, quasi 600 milioni di euro”.

Inoltre, “un vincolo di tal genere presterebbe il fianco a discriminazioni difficilmente sostenibili sul piano tecnico e giuridico“.

Nella media del mercato BEV i modelli potenzialmente esclusi rappresentano il 66,5% del totale immatricolato nei primi otto mesi del 2025, ma la situazione delle singole Case risulta fortemente eterogenea: si va da operatori che non subirebbero alcuna decurtazione ad altri che vedrebbero completamente azzerata la propria offerta di prodotto incentivata, generando così una chiara distorsione della libera concorrenza.

Le conseguenze sarebbero fortemente negative non solo per gli acquirenti, ma anche per concessionari, officine, fornitori e componentisti, con i relativi inevitabili effetti sull’occupazione.

Un sistema di Eco-score ambientalmente efficace e legalmente inoppugnabile richiederebbe una radicale revisione dello schema francese, con tempistiche incompatibili con le esigenze del mercato e gli obiettivi del Ministero stesso.

Per questo motivo, UNRAE e Federauto invitano il Ministro a non introdurre l’Eco-score e sollecitano l’attivazione urgente della piattaforma informatica SOGEI per consentire al più presto l’avvio delle prenotazioni dei bonus, ponendo fine alla paralisi che blocca il mercato da mesi e garantendo la ripresa tempestiva e ordinata delle attività degli operatori del settore.

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