Azione contro la Fame: “Siamo nel pieno di una crisi alimentare globale, necessario agire sulle cause!”

Attualmente sono circa 260 milioni le persone in 58 Paesi che sono gravemente colpite dall'insicurezza alimentare. Questo è quanto emerso dal Global Report on Food Crises che ha rivelato che il numero di persone che solfono la fame sta crescendo per il quarto anno consecutivo

Azione contro la Fame: siamo in una crisi alimentare

Il Global Report on Food Crises, pubblicato il 3 maggio 2023, riporta che il numero di persone che soffrono la fame sta aumentando per il quarto anno consecutivo, secondo quanto si apprende. Al momento, circa 260 milioni di individui in 58 Paesi diversi stanno vivendo una situazione di grave insicurezza alimentare. Questo numero è in aumento del 34% rispetto all’anno precedente, rappresentando un incremento spaventoso di 65 milioni di persone. Tra le 258 milioni di persone che sono costrette ad affrontare l’insicurezza alimentare, oltre il 40% risiede in Afghanistan, Etiopia, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria e Yemen.

Il rapporto, che analizza le crisi alimentari a livello globale, è pubblicato dalla Rete globale contro le crisi alimentari, fondata dalle Nazioni Unite e dalla Commissione Europea.

La fame nel mondo ha raggiunto proporzioni drammatiche: Azione contro la Fame invita la comunità globale ad agire urgentemente affinché vengano soddisfatti i crescenti bisogni umanitari, agendo al contempo sulle cause strutturali dell’insicurezza alimentare.

Il direttore di Azione contro la Fame, Simone Garroni, afferma che i dati dell’ultimo rapporto sono inequivocabili: il mondo sta vivendo una crisi alimentare globale. Infatti, per il quinto anno consecutivo, il numero di persone colpite dall’insicurezza alimentare è in aumento. Questo problema non è solo causato dagli effetti della crisi climatica e degli shock economici, ma soprattutto dalle guerre e dai conflitti che si verificano in tutto il mondo. Simone Garroni sottolinea che la comunità internazionale deve agire con urgenza per evitare che milioni di persone muoiano di fame.

Secondo il rapporto, in 30 dei Paesi in crisi presi in esame, oltre 35 milioni di bambini al di sotto dei cinque anni stanno soffrendo di malnutrizione, tra questi 9,2 milioni sono affetti da malnutrizione acuta, che è la forma più grave e la principale causa di mortalità infantile. Inoltre, il rapporto evidenzia che le bambine e le donne sono colpite in modo sproporzionato, confermando che le disuguaglianze, tra cui quelle di genere, sono anch’esse una causa della fame.

Il rapporto sottolinea che la guerra tra la Russia e l’Ucraina ha un impatto significativo sulla situazione alimentare globale, poiché entrambi i Paesi hanno un ruolo importante nella produzione e nel commercio di alimenti di base come grano, mais e olio di girasole, oltre che di carburante. La guerra ha causato gravi interruzioni nella produzione agricola e nel commercio, con conseguenze particolarmente pesanti per i Paesi che dipendono dalle importazioni alimentari. Inoltre, il rapporto evidenzia un significativo aumento dei prezzi dei prodotti alimentari in tutti i 58 Paesi analizzati, con un aumento superiore al 10% in 38 di essi.

La guerra in Ucraina è un esempio di come i conflitti possano innescare una spirale negativa che minaccia il diritto all’alimentazione, sia a livello interno che internazionale. Tuttavia, essa non può essere considerata come la sola causa dell’attuale crisi alimentare globale. Esistono molteplici fattori che contribuiscono a questa crisi e la loro risoluzione richiede uno sforzo internazionale congiunto e una profonda revisione dei sistemi produttivi ed alimentari.