La Basilicata è la prima regione italiana ad attivare l’utilizzo della piattaforma PELL sviluppata da ENEA per la mappatura e gestione digitale delle infrastrutture di illuminazione pubblica. L’iniziativa riguarda 131 Comuni del territorio regionale, coinvolti in un’operazione di rilevamento e valutazione dei dati sugli impianti energetici.
Il sistema fornisce una visione georeferenziata degli impianti, utile a comuni e Regione per pianificare interventi, quantificare gli investimenti necessari e orientare le decisioni sulla base di indicatori di prestazione. Lo strumento si inserisce nelle strategie di sviluppo di smart city e smart land.
Due livelli di analisi: dati statici e dinamici
La piattaforma PELL è articolata in due fasi operative. La prima è dedicata alla raccolta di dati statici, ovvero le informazioni anagrafiche e tecniche delle singole infrastrutture, funzionali alla creazione di un censimento dettagliato degli impianti.
La seconda fase, detta dinamica, è focalizzata sul monitoraggio delle misure elettriche ed energetiche. I dati raccolti permettono una valutazione puntuale del consumo e delle prestazioni degli impianti di illuminazione.
Verso una rete nazionale di gestione intelligente
Secondo Nicoletta Gozo, coordinatrice del progetto per il Dipartimento ENEA Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili, l’adozione della piattaforma rappresenta un passo rilevante nella digitalizzazione delle infrastrutture strategiche per la gestione del territorio.
L’obiettivo è costruire un asset informativo nazionale dedicato alle infrastrutture energivore, che possa sostenere le attività di valutazione tecnica, programmazione degli interventi, quantificazione dei costi e stima dei tempi di realizzazione. Il sistema punta a diventare un riferimento operativo nazionale.
Un’infrastruttura condivisa tra pubblico e territori
La piattaforma è sviluppata da ENEA in collaborazione con Consip e Agenzia per l’Italia digitale, con l’intento di favorire una governance multilivello basata su dati condivisi e accessibili. I dati raccolti saranno utili non solo alle amministrazioni locali e centrali, ma anche agli operatori di settore e alla cittadinanza, nell’ottica di una maggiore trasparenza e partecipazione.