Da Biorepack un marchio identificativo, semplice e immediato, per facilitare il corretto conferimento degli imballaggi in bioplastica compostabili e rafforzare l’identità del sistema di riciclo organico italiano. È questo l’obiettivo del nuovo marchio collettivo volontario presentato da Biorepack, consorzio dedicato alla gestione del fine vita degli imballaggi compostabili e parte integrante del primo sistema EPR (Extended Producer Responsibility) al mondo in questo settore.
Il simbolo è composto da tre elementi principali: una mano tesa verso un bidoncino, un torsolo di mela come richiamo alla biodegradabilità, e un gruppo di scarti alimentari a rappresentare la frazione organica. In basso, la dicitura “Organico Biorepack” specifica la destinazione finale degli imballaggi: gli impianti di compostaggio industriale.
Uno strumento di supporto alla raccolta differenziata
Il marchio nasce con finalità multiple. Da un lato, intende rafforzare la riconoscibilità del sistema consortile Biorepack tra le imprese della filiera e tutelare una produzione conforme ai principi della bioeconomia circolare. Dall’altro, vuole offrire un aiuto diretto ai cittadini per orientarsi nel conferimento dell’umido domestico, migliorando la qualità e la quantità della raccolta differenziata.
Secondo quanto previsto dal Packaging and Packaging Waste Regulation (PPWR), il logo consente alle aziende consorziate di comunicare volontariamente la propria adesione al sistema EPR. Non sostituisce le certificazioni di compostabilità obbligatorie, ma le affianca come ulteriore elemento informativo destinato all’utente finale.
Un progetto condiviso, esito di due anni di analisi
Il marchio è stato registrato il 19 maggio 2025 presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Rappresenta il punto di arrivo di un percorso durato 24 mesi, avviato da Biorepack in collaborazione con Deloitte. Le analisi hanno coinvolto i principali stakeholder della filiera, con l’obiettivo di creare uno strumento chiaro, intuitivo e utile nel quotidiano.
Il logo sarà disponibile esclusivamente per le imprese che ne faranno richiesta e che rispettano il disciplinare tecnico predisposto dal consorzio. L’applicazione del marchio sugli imballaggi avverrà solo su autorizzazione di Biorepack.
Verso una maggiore consapevolezza nella gestione dell’organico
“Molti cittadini faticano ancora a distinguere gli imballaggi compostabili dagli altri materiali,” ha spiegato Marco Versari, presidente di Biorepack. “Questo logo potrà diventare un riferimento visivo utile nel momento del conferimento, evitando errori che compromettono la qualità della raccolta e ostacolano i processi negli impianti.”
Oltre alla funzione di orientamento per l’utenza, il marchio rafforza la trasparenza e l’identità del sistema consortile, ponendo l’accento sulla responsabilità condivisa tra produttori, distributori e cittadini.
Campagna di comunicazione e prossimi sviluppi
Biorepack ha annunciato una campagna informativa nazionale per promuovere la conoscenza e l’utilizzo del marchio. Il piano prevede il coinvolgimento di aziende consorziate, brand owner e retailer, invitati ad adottare il logo come segno distintivo della filiera della bioplastica compostabile.
L’iniziativa si inserisce nel quadro delle politiche europee e italiane per aumentare i tassi di riciclo dei rifiuti organici, contribuendo a una gestione più efficiente e tracciabile degli imballaggi.
Per maggiori informazioni: https://www.biorepack.org/it/marchio-biorepack