Campania, prorogati i termini per i contributi alle PMI che producono energia rinnovabile

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha disposto lo slittamento al 10 novembre 2025 del termine di presentazione delle istanze per accedere alle agevolazioni destinate alle piccole e medie imprese che investono nell’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili. Le risorse disponibili ammontano a oltre 178 milioni di euro, con una quota riservata al Mezzogiorno e alle micro e piccole imprese

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Con un decreto del 29 settembre 2025 è stato prorogato alle ore 12:00 del 10 novembre 2025 il termine per presentare le domande relative agli incentivi per le PMI che investono in impianti per l’autoproduzione di energia rinnovabile. Lo sportello telematico, attivato l’8 luglio 2025 tramite Invitalia sarebbe dovuto restare aperto fino al 30 settembre, ma la proroga consente alle imprese interessate di completare la documentazione necessaria entro la nuova scadenza.

Finalità e modalità di intervento

Il provvedimento rientra nell’Investimento 16 del PNRR – Missione 7 REPowerEU, che ha l’obiettivo di sostenere le piccole e medie imprese nella realizzazione di programmi di investimento finalizzati all’autoconsumo energetico. Sono ammessi interventi per l’installazione di impianti solari fotovoltaici o di impianti mini-eolici, con la possibilità di aggiungere sistemi di stoccaggio dell’energia prodotta. Il quadro normativo è definito dal decreto ministeriale del 13 novembre 2024, che stabilisce i criteri e i limiti di ammissibilità.

Imprese beneficiarie ed esclusioni

Possono presentare domanda le PMI attive sul territorio nazionale, fatta eccezione per le imprese del settore carbonifero, della produzione primaria agricola, della pesca e dell’acquacoltura. Sono inoltre escluse le realtà che non rispettano il principio DNSH (Do No Significant Harm) previsto dal Regolamento U.E. n. 852/2020.

Importi e percentuali di agevolazione

Le spese ammissibili devono essere comprese tra 30.000 e 1.000.000 di euro. Le agevolazioni sono concesse in misura diversa a seconda della tipologia di impresa e della natura dell’intervento: fino al 30 per cento per le medie imprese, fino al 40 per cento per micro e piccole imprese, fino al 30 per cento per la componente di stoccaggio e fino al 50 per cento per le diagnosi energetiche.

Risorse disponibili e ripartizione

Le risorse complessive ammontano a 178,6 milioni di euro e provengono dal precedente sportello agevolativo attivato con decreto del 14 marzo 2025. Una quota pari al 40 per cento è destinata alle regioni del Mezzogiorno – Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia – e un altro 40 per cento alle micro e piccole imprese, a conferma dell’attenzione verso i territori e le realtà produttive più esposte.

Documenti di riferimento

Restano consultabili i principali testi normativi: il decreto ministeriale del 13 novembre 2024, che ha istituito il fondo per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI, e il decreto direttoriale del 30 giugno 2025, che ha stabilito modalità e termini di apertura del nuovo sportello.

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