La Direttiva europea “Case Green” rappresenta un’occasione decisiva per la modernizzazione del patrimonio edilizio italiano e per la riduzione dei consumi energetici. È quanto emerso dal convegno “Idee per lo sviluppo e il finanziamento di un’edilizia sostenibile, efficiente e accessibile a tutti”, organizzato da Kyoto Club, Knauf Insulation Italia e dal think tank ECCO presso l’Hotel Nazionale di Roma.
L’iniziativa ha riunito rappresentanti delle istituzioni, del mondo produttivo e della società civile per discutere strumenti e politiche utili alla decarbonizzazione del settore edilizio.
La direttiva come opportunità per l’Italia
Nel corso del dibattito, è stato sottolineato come la Direttiva Case Green (EPBD), da recepire entro maggio 2026, possa diventare un volano per la crescita economica e sociale, se accompagnata da una strategia nazionale coerente e da misure di sostegno mirate.
In Italia la povertà energetica riguarda oltre due milioni di famiglie, pari al 9% del totale (fonte: Oipe). In questo contesto, strumenti come il Piano europeo per l’edilizia abitativa accessibile possono contribuire a garantire abitazioni più efficienti e sostenibili, riducendo i costi per i cittadini più vulnerabili.
Il nodo principale resta quello del finanziamento: secondo i promotori dell’incontro, serve chiarezza nei meccanismi di incentivazione e un approccio che stimoli gli investimenti privati, riduca i consumi e garantisca un accesso equo alle tecnologie dell’efficienza energetica.
Ferrante (Kyoto Club): “Serve un salto di qualità nel recepimento della direttiva”
Il vicepresidente di Kyoto Club, Francesco Ferrante, ha esortato il Governo e il Parlamento ad adottare un approccio ambizioso:
“Chiediamo un recepimento che vada oltre il minimo sindacale, capace di generare più efficienza energetica, meno sprechi e nuove opportunità occupazionali. Dispiace constatare che nella legge di delegazione europea attualmente in discussione non sia stata inserita la Direttiva EPBD: un’occasione mancata che va subito corretta”.
Ferrante ha ricordato il progetto “Per un salto di classe”, promosso insieme a Legambiente, per sostenere la decarbonizzazione del patrimonio edilizio nazionale, evidenziando come gli investimenti nella riqualificazione possano unire crescita economica, giustizia sociale e tutela ambientale.
Andreolli (ECCO): “Politiche strutturali per l’efficienza energetica”
Per Francesca Andreolli, ricercatrice senior del think tank ECCO, la priorità è introdurre politiche di lungo periodo:
“L’efficienza energetica è uno strumento essenziale per la decarbonizzazione e per la sicurezza energetica del Paese. La revisione delle detrazioni fiscali prevista dal Piano Nazionale Energia e Clima dovrà tener conto delle differenze tra edifici e condizioni socioeconomiche delle famiglie, promuovendo interventi diversificati e sostenibili”.
Andreolli ha richiamato la necessità di superare i meccanismi di incentivazione frammentati, a favore di una strategia organica e coerente, capace di raggiungere l’intera popolazione e valorizzare il patrimonio edilizio italiano.
Campoli (Knauf Insulation): “Un’occasione economica e occupazionale”
Anche Simone Campoli, Managing Director di Knauf Insulation Italia, ha evidenziato la duplice valenza della riqualificazione energetica come leva per la crescita e per l’occupazione:
“Con le tecnologie già disponibili possiamo ridurre i consumi e i costi energetici per famiglie e imprese, sostenendo al contempo la competitività industriale e la filiera delle costruzioni. Serve una strategia nazionale condivisa e meccanismi di finanziamento stabili, proporzionati alla qualità e all’impatto degli interventi”.
Il convegno ha ribadito come la Direttiva Case Green possa diventare una pietra angolare della transizione ecologica italiana, a condizione che venga recepita con visione, coerenza e ambizione. Un percorso che richiede politiche integrate, investimenti mirati e un impegno congiunto di istituzioni, imprese e cittadini per costruire un patrimonio edilizio più efficiente, equo e sostenibile.
Trivella (Rete IRENE): “Efficienza energetica, occasione straordinaria per il Paese”
Il Coordinatore del Comitato tecnico scientifico di Rete IRENE, Virginio Trivella, ha aggiunto: “Realizzare l’efficienza energetica degli edifici è un’occasione straordinaria per modernizzare il Paese, ridurre strutturalmente le emissioni, valorizzare il patrimonio edilizio, contrastare la povertà energetica e rafforzare la sicurezza energetica nazionale. Dobbiamo farlo con un sistema stabile, equo e sostenibile nel tempo. Le risorse pubbliche devono essere indirizzate verso interventi che difficilmente si realizzerebbero con i soli investimenti privati, accrescendo l’efficienza dell’impegno pubblico ed evitando dispersioni in sussidi improduttivi. Gli incentivi devono concentrarsi su quelle attività capaci di massimizzare il ritorno collettivo dell’investimento, generando il massimo benessere sociale, economico e territoriale. A questo fine, è essenziale garantire l’accesso alle risorse indipendentemente dalla capacità fiscale dei beneficiari, anche grazie alla rimozione di barriere finanziarie e al miglior accesso al credito, assicurando equità sociale ed efficacia delle misure”.
Il convegno ha ribadito come la Direttiva Case Green possa diventare una pietra angolare della transizione ecologica italiana, a condizione che venga recepita con visione, coerenza e ambizione. Un percorso che richiede politiche integrate, investimenti mirati e un impegno congiunto di istituzioni, imprese e cittadini per costruire un patrimonio edilizio più efficiente, equo e sostenibile.