A Catania la Tari più alta d’Italia: il Comune pubblica una nota sulle cause

L’Amministrazione comunale chiarisce le ragioni del divario rispetto alla media nazionale, 602 euro all'anno contro i 340 di media in Italia, richiamando l’impatto dei conferimenti illeciti, dell’elevata produzione di rifiuti indifferenziati, delle bonifiche e delle criticità impiantistiche, mentre la raccolta differenziata raggiunge il 37%

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Una nota ufficiale del Comune di Catania interviene sull’ultimo report di Cittadinanzattiva sulla Tari, che colloca la città etnea al primo posto tra i capoluoghi italiani, con una tariffa rifiuti annuale pari a 602 euro. La spesa media per la Tari in Italia è pari a 340 euro all’anno, quasi la metà di quanto si spende a Catania.

La nota del Comune sottolinea che il costo così alto è dovuto ad una serie di fattori che influenzano l’intero ciclo dei rifiuti. In primo luogo “i conferimenti illeciti provenienti dai comuni limitrofi, che incrementano in modo significativo la quota di rifiuto indifferenziato contabilizzata sulla città”. Questo fenomeno “incide direttamente sulla produzione pro capite, uno dei parametri centrali del sistema tariffario: mentre la media nazionale si aggira attorno ai 500 kg per abitante, Catania nel 2025 ha superato i 610 kg, con un incremento superiore al 20%”.

Il Comune richiama poi l’impatto delle bonifiche delle discariche abusive, interventi ritenuti necessari per sicurezza e decoro urbano, ma che aumentano i volumi di materiale non differenziato, con conseguente crescita dei costi di raccolta e smaltimento.

La nota segnala inoltre la saturazione degli impianti regionali e, in alcune fasi, il ricorso al trasferimento dei rifiuti fuori dal territorio nazionale, operazioni che comportano un aggravio economico rilevante.

Nel quadro dei dati nazionali, il Comune evidenzia che mentre la raccolta differenziata in Italia ha raggiunto il 66,6% nel 2023, Catania si attesta oggi al 37%. Un valore in crescita grazie al potenziamento delle isole ecologiche, al miglioramento delle infrastrutture ambientali e al crescente coinvolgimento della cittadinanza.

La nota dell’Amministrazione rimarca infine che la riduzione dei costi della Tari passerà attraverso un rafforzamento della partecipazione dei cittadini, un contrasto più incisivo all’evasione tributaria e un miglioramento del corretto conferimento dei rifiuti, ritenuti elementi indispensabili per ridurre la pressione economica e avvicinare il sistema ai parametri più efficienti registrati in diverse aree del Paese.

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