Cgil Roma e Lazio boccia il nuovo piano industriale di Ama

Il presidente Natale di Cola lo definisce su facebook "non adeguato" e gli obiettivi sulla raccolta differenziata ancora troppo bassi rispetto al 50% di differenziata dopo i primi due anni e tra il 65 e il 70% entro la fine del mandato previsti nel programma elettorale. Annunciata a febbraio un’analisi del piano con alcune proposte per superare Ama e costruire la multi utility dell’economia circolare

cgil roma e lazio

La Cgil di Roma e del Lazio boccia il nuovo piano industriale di Ama. A definirlo “non adeguato” è lo stesso presidente Natale di Cola in un post su facebook.

“Ieri è stato approvato il Piano industriale di AMA. Nel frattempo sulla pulizia della Capitale non si registrano passi avanti. Come denunciamo da settimane la città vive l’ennesima crisi che vede peggiorare la qualità del servizio e del lavoro, con le operatrici e gli operatori di AMA che sotto la pioggia e con il freddo raccolgono a mano i cumuli di rifiuti.

Il Piano non è adeguato: non risponde a pieno agli impegni elettorali del Sindaco e del Piano dei Rifiuti dello stesso Comune di Roma. Un piano che non inciderà in maniera significativa sul decoro e la pulizia della città, non chiude il ciclo dei rifiuti, che prevede assunzioni insufficienti per raggiungere gli obiettivi e che disegna una piccola AMA che dovrà continuare a dipendere dai privati.

Il Piano di AMA si ferma al 47% di raccolta differenziata dopo i primi due anni di consiliatura e al 56% a fine legislatura, target che disattendono gli obiettivi del programma elettorale del 50% di differenziata dopo i primi due anni e tra il 65 e il 70% entro la fine del mandato.

A febbraio presenteremo una nostra analisi sul piano le nostre proposte, a partire dalla necessità di superare AMA e costruire la multi utility dell’economia circolare.

Servono scelte coraggiose e idee forti perché con questo piano poco ambizioso non migliorerà il servizio e non si ridurranno i costi della TARI per le cittadine e i cittadini di Roma. Speriamo che almeno su questo tema ci potrà essere un confronto con l’Amministrazione”.