Ciafani di Legambiente sugli arresti in Liguria: evidenti attinenze ambientali

Terremoto giudiziario sulla maggioranza di centrodestra che guida la Regione Liguria dal 2015. Il presidente, Giovanni Toti, è agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione, nell'ambito di un'indagine condotta da due procure, La Spezia e Genova . Ai domiciliari anche l’imprenditore genovese Aldo Spinelli. L'amministratore delegato di Iren, Paolo Emilio Signorini, è invece in carcere. Sulla vicenda è intervenuto il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani: "Per molti capi di imputazione sono evidenti le attinenze a problematiche di carattere ambientale e di tutela del territorio"

Terremoto giudiziario sulla maggioranza di centrodestra che guida la Regione Liguria dal 2015. Il presidente, Giovanni Toti, è agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione, nell’ambito di un’indagine condotta da due procure, La Spezia e Genova . Ai domiciliari anche l’imprenditore genovese Aldo Spinelli. L’amministratore delegato di Iren, Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, è invece in carcere.

L’operazione, condotta da Dda e Guardia di Finanza, ha portato all’emissione di altre cinque misure cautelari.

Sulla vicenda è intervenuto il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani: “Per molti capi di imputazione sono evidenti le attinenze a problematiche di carattere ambientale e di tutela del territorio – dice Ciafani – come la questione dei tombamenti portuali a Genova, il consumo di suolo e territorio, le concessioni balneari e gli appalti. Del resto, come denunciamo ogni anno nel Rapporto Ecomafia, le inchieste sulla corruzione sono spesso intrecciate con le vicende ambientali e gli interessi della criminalità organizzata. Seguiremo da vicino l’andamento di questa inchiesta anche attraverso il nostro Centro di Azione Giuridica nazionale e ci riserviamo di prendere tutte le iniziative possibili che attengono ai nostri compiti statutari”.