Stato dell’ambiente in Piemonte: migliora l’aria, preoccupa il caldo

È stato presentato martedì 3 giugno il nuovo rapporto sullo Stato dell’Ambiente in Piemonte 2025, redatto da Arpa e Regione Piemonte, che fotografa le condizioni ambientali del territorio regionale e illustra le politiche e le azioni intraprese nel corso del 2024 (allegato in basso, ndr). Il documento evidenzia segnali positivi sul fronte della qualità dell’aria ma conferma come il 2024 sia stato l'anno più caldo e più umido della serie storica

È stato presentato martedì 3 giugno il nuovo rapporto sullo Stato dell’Ambiente in Piemonte 2025, redatto da Arpa e Regione Piemonte, che fotografa le condizioni ambientali del territorio regionale e illustra le politiche e le azioni intraprese nel corso del 2024 (allegato in basso, ndr). “Il documento -recita una nota della Regione – evidenzia segnali positivi sul fronte della qualità dell’aria, una crescente attenzione al cambiamento climatico, importanti interventi per la tutela dei suoli e delle acque, e progressi nel campo delle bonifiche ambientali e della gestione dei rifiuti”.

Per quanto riguarda la qualità dell’aria, nel 2024 le concentrazioni degli inquinanti sono state in media le più basse di tutta la serie storica di misura, sia per il particolato PM10 che PM2.5. E nei primi 5 mesi del 2025 i valori rispetto ai parametri di legge delle polveri sottili PM10 risultano essere i migliori degli ultimi anni.

Non ci sono solo dati positivi però. Il 2024 è stato il quarto anno più caldo in Piemonte a partire dal 1958 – dopo il 2022, il 2023 e il 2015 – e la temperatura media annuale è stata pari a circa 11°, superiore di 1,1 ° rispetto al periodo climatico di riferimento (il trentennio 1991-2020, che presentava una media climatica di circa 9.9°). Per quanto riguarda le precipitazioni, il 2024 si posiziona al secondo posto, dopo il 1977, tra gli anni più piovosi a partire dal 1958. Il 2024 è risultato, nel complesso, il più caldo e umido della serie storica.

Interessanti alcune novità che riguardano l’ambiente urbano, come la realizzazione di una mappa sulle isole di calore e l’avvio di alcuni interventi per incrementare la resilienza climatica, tra cui progetti di forestazione urbana per un valore di 8,5 milioni di euro, finanziati con fondi europei di sviluppo FESR.

Rapporto-stato-ambiente-Arpa-03-06-25

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