Un’unione tra le quattro università del territorio regionale e la Regione Marche per contrastare i cambiamenti climatici e creare percorsi di ricerca che possano studiare i fenomeni. Martedì 29 luglio i delegati delle università di Camerino, di Macerata, di Urbino e della Politecnica Marche di Ancona hanno sottoscritto un protocollo insieme all’assessore regionale all’Ambiente, Stefano Aguzzi, con l’obiettivo di portare avanti dei percorsi legati alla salvaguardia del territorio e per tutelare l’ambiente.
L’intesa permetterà di avviare delle attività scientifiche congiunte, di sviluppare insieme iniziative contro i cambiamenti climatici e per promuovere bandi di ricerca congiunti con particolare attenzione ai programmi quadro dell’Unione europea, oltre alla promozione di dottorati di ricerca e alla partecipazione al forum dello sviluppo sostenibile. “La Regione ha portato a compimento un piano di adattamento ai cambiamenti climatici, poi approvato, con attività che vanno messe in campo per fare prevenzione per evitare disagi in futuro. – ha affermato Aguzzi – Le università grazie alla loro attività di ricerca e approfondimento potrà indagare le cause e le soluzioni”.
A marzo le Marche avevano approvato approvazione il Piano regionale di adattamento ai cambiamenti climatici (PRACC), prima Regione in Italia a dotarsi di un documento in materia.
“I cambiamenti climatici – ha affermato l’assessore Aguzzi – rappresentano una sfida che necessita, per essere affrontata, di percorsi multisettoriali e condivisi. Il Piano regionale di adattamento ai cambiamenti climatici evidenzia la visione della Regione, individuata nella Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile, e prevede, tra le altre azioni, il rafforzamento delle conoscenze e delle competenze scientifiche funzionali alle politiche di adattamento. I nostri quattro Atenei portano avanti l’impegno di analisi e conoscenza nei diversi settori disciplinari inerenti ai cambiamenti climatici, per questo la loro collaborazione è molto utile e preziosa”.
“Coinvolgere tutti gli atenei – ha detto il rettore di Uniurb Giorgio Calcagnini – è molto apprezzabile. Ognuno ha competenze specifiche trasversali rispetto agli obiettivi che questo protocollo si propone; pertanto penso che ognuno di noi avrà le capacità e le possibilità di poter esprimere al meglio il proprio contributo su questo tema”.