Covid e trasporto pubblico, Giovannini: “Da inizio pandemia ad oggi stanziati circa 2,3 miliardi di euro”

Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha partecipato al question time che si è svolto alla Camera, dove ha risposto, tra le altre, alle domande che riguardano le iniziative volte a garantire il rispetto delle misure anti-Covid nei trasporti pubblici. Ecco le sue risposte

Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, mercoledì 7 aprile ha partecipato al question time che si è svolto alla Camera. Le interrogazioni rivolte al ministro hanno riguardato anche le iniziative volte a garantire il rispetto delle misure anti-Covid nei trasporti pubblici. Di seguito le risposte fornite da Giovannini:

In primo luogo, ricordo che la regolazione e la programmazione del servizio di trasporto pubblico locale, lo dice la parola stessa, anche non di linea, spetta alle regioni ed agli enti locali in base alle previsioni del Titolo V della Costituzione e, per quanto concerne i profili sanitari, in coerenza con le previsioni di cui all’articolo 32 della legge n. 833 del 1978.

Al fine di sostenere una efficace programmazione del sistema dei trasporti pubblici locali e regionali e consentire l’erogazione di servizi in conformità alle misure di contenimento della diffusione del Covid-19, sono state stanziate dall’inizio della pandemia e fino ad oggi, risorse pari a circa 2,3 miliardi di euro. Dette risorse sono destinate sia alla compensazione dei minori ricavi tariffari, sia, nella misura di circa 453 milioni come concordato in sede di Conferenza Unificata, al finanziamento dei servizi aggiuntivi di trasporto pubblico.

Per favorire il coordinamento tra la programmazione delle attività didattiche e quella dei servizi di trasporto pubblico locale, con dPCM 3 dicembre 2020 è stata prevista l’istituzione presso ciascuna Prefettura di un tavolo di coordinamento, presieduto dal Prefetto e al quale partecipano il Presidente della provincia o il sindaco della città metropolitana, gli altri sindaci eventualmente interessati, i dirigenti degli ambiti territoriali del Ministero dell’istruzione, i rappresentanti del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, della Regione o della provincia autonoma, nonché dell’azienda di trasporto pubblico locale.

Tali “tavoli prefettizi”, confermati con funzioni anche di monitoraggio con il dPCM 2 marzo 2021, consentono alle autorità scolastiche locali, agli enti programmatori dei servizi di trasporto pubblico locale e alle aziende esercenti tali servizi, di predisporre programmi coordinati di attività finalizzati ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza al 75 per cento degli studenti delle scuole superiori, naturalmente queste percentuali evolvono nel tempo, e il riempimento dei mezzi di trasporto pubblico locale nei limiti del 50 per cento della loro capacità.

Al fine di individuare, sulla base delle risultanze dei tavoli prefettizi, delle azioni di potenziamento dell’attività di programmazione dei servizi di trasporto pubblico locale coerente con la progressiva e attesa riapertura di tutte le attività economiche, a fronte del miglioramento della situazione epidemiologica e dell’avanzamento del piano di vaccinazione della popolazione, ho provveduto ad avviare uno specifico confronto con i rappresentati della Conferenza delle Regioni, dell’U.P.I. e dell’ANCI.

Concludo dicendo che dai dati acquisiti presso le Regioni, risultano programmati, fino al mese di giugno 2021, servizi aggiuntivi che prevedono l’impiego di 6.144 mezzi, anche privati, con un onere finanziario complessivo di circa 320 milioni di euro.