Crisi climatica: una petizione per chiedere più verità e responsabilità nei media italiani

Riceviamo e pubblichiamo la petizione promossa da Giacomo Pellini, attivista e autore del libro “Contro i mercanti del clima”, e Maria Santarossa, attivista climatica. Tra le richieste principali: l’istituzione urgente di un Osservatorio nazionale sul negazionismo climatico, con la partecipazione di enti scientifici, università, giornalisti ed esperti di comunicazione, l’adozione di linee guida vincolanti sull’informazione climatica; l’impegno della RAI a garantire uno spazio settimanale dedicato alla crisi climatica nei tg principali

Il cambiamento climatico sta mostrando il suo volto più estremo. In questi giorni, l’Europa è attraversata da un’ondata di calore senza precedenti: incendi, blackout, città invivibili. In Andalusia si sono toccati 46 gradi centigradi, mentre in Italia, Francia e Portogallo si sfiorano i 40-43 gradi. Un’intensa ondata di calore marina ha investito anche il Mar Mediterraneo, con l’intero bacino alle prese con anomalie termiche superiori di 5 gradi centigradi alla media stagionale. A Parigi,  la Torre Eiffel è stata chiusa per ragioni di sicurezza, perché alcune parti della struttura rischiano di deformarsi con il calore. È una crisi senza più margini di negazione.

Eppure, in Italia, l’informazione climatica è spesso assente, distorta o banalizzata, trattata come un fatto isolato anziché come una delle più grandi emergenze del nostro tempo – al pari dei conflitti locali, che si moltiplicano e rischiano di allargarsi. Per questo motivo, è stata lanciata su Change.org una petizione pubblica per chiedere misure concrete e urgenti contro la disinformazione climatica.

Tra le richieste principali: l’istituzione urgente di un Osservatorio nazionale sul negazionismo climatico, con la partecipazione di enti scientifici, università, giornalisti ed esperti di comunicazione, l’adozione di linee guida vincolanti sull’informazione climatica, promosse dal Governo, dall’Ordine dei Giornalisti e dagli organismi di autoregolamentazione; l’impegno della RAI a garantire uno spazio settimanale dedicato alla crisi climatica nei TG principali, come parte del suo mandato di servizio pubblico.

«Ondate di calore estremo, temperature da record, città incandescenti e sempre più invivibili. In questi giorni, in Europa, stiamo assistendo a qualcosa di senza precedenti. Eppure, ogni volta che una notizia sconvolgente – incendi, alluvioni, siccità o vittime del caldo – raggiunge l’opinione pubblica, puntualmente qualcuno si alza per minimizzare. La disinformazione climatica e chi nega la realtà scientifica, anche tra personaggi pubblici, seminano dubbi e confondono l’opinione pubblica, facendo precipitare il dibattito su un piano antiscientifico, quasi medievale. È arrivato il momento di dire basta. Basta disinformazione. Basta fake news sul clima. La crisi è reale, documentata, e sta colpendo ora. Servono verità, responsabilità e un’informazione all’altezza dell’emergenza.» Lo dichiarano i promotori Giacomo Pellini, attivista e autore del libro “Contro i mercanti del clima” (Left Edizioni), e Maria Santarossa, attivista climatica.

Perché senza informazione non c’è conoscenza, senza conoscenza non c’è consapevolezza, e senza consapevolezza non c’è futuro.

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