“Non capiamo che differenza ci sarà con questa ennesima deroga. Per le deroghe ci vuole un orizzonte, una road map, ma non sembra che il Comune di Milano e neanche la Regione Lombardia, che appena derogato al blocco dei diesel euro 5, propongano uno scenario diverso da quello della motorizzazione di massa. Che poi è quello di cui stiamo parlando, ovvero di una motorizzazione sempre in crescita che non accenna a diminuire. Anche perché ci sono deroghe come questa”.
Così Federico del Prete, responsabile mobilità di Legambiente Lombardia, sulla decisione dell’amministrazione di Milano di rinviare di un anno il divieto di ingresso in Area B per le moto e i motorini più inquinanti. Divieto che sarebbe dovuto scattare ad ottobre 2025 e che viene quindi posticipato al 2026.
“Dal Comune di Milano ci saremmo aspettati un atteggiamento un po’ diverso. L’amministrazione Sala dice che i cittadini dovevano avere un tempo congruo per adeguarsi alla normativa, ma il tempo congruo l’hanno avuto. È dal 2023 che il governo Meloni dice che dobbiamo smetterla con i motori endotermici quindi anche con quelli dei motocicli, almeno con quelli più inquinanti. Invece di proporre ai proprietari che devono rottamarli l’abbonamento ai mezzi pubblici o al bike sharing, fanno questo rinvio. Qual è il beneficio ambientale di questa misura? Ma soprattutto, ripeto, qual è l’orizzonte? Spiegateci cosa succede tra un anno“.