Dopo l’attivazione del Piano Caldo che prevede, tra le altre misure, l’accesso gratuito per gli over 70 a 17 impianti sportivi comunali, attività ricreative e interventi di assistenza sanitaria domiciliare, tra cui il monitoraggio a distanza e screening cardiologici, Roma Capitale fa sapere di aver diramato una direttiva sui rischi lavorativi.
In linea sia con il recente Protocollo quadro per l’adozione di misure di contenimento dei rischi lavorativi legati alle emergenze climatiche, sottoscritto dal Ministero del Lavoro, che con l’Ordinanza regionale che vieta il lavoro all’aperto dalle 12:30 alle 16 nei settori agricolo, florovivaistico, edile e delle cave nei giorni più caldi, l’Amministrazione capitolina ha fatto sapere di aver definito due ulteriori azioni.
Il Sindaco Roberto Gualtieri – spiega il Campidoglio – ha firmato una direttiva per garantire la massima diffusione dell’ordinanza regionale e fornire raccomandazioni a tutela dei lavoratori esposti al sole e impegnati in attività fisicamente intense. Tra le misure raccomandate: idratazione frequente, rimodulazione degli orari di lavoro, distribuzione di attrezzature idonee (es. nebulizzatori), e predisposizione di spazi di protezione collettiva (es. tende ombreggianti). La direttiva si inserisce nel solco dell’ordinanza sindacale n. 74 del 16 maggio scorso, già orientata alla mitigazione degli effetti delle ondate di calore in vista anche del Giubileo.
Mercoledì 9 luglio – conclude Roma Capitale – è stato inoltre convocato in Campidoglio un incontro con le organizzazioni sindacali. Parteciperanno il Direttore generale di Roma Capitale, Albino Ruberti, e gli assessori Claudia Pratelli (Scuola, formazione e lavoro) e Ornella Segnalini (Lavori pubblici e infrastrutture). Al centro dell’incontro, la possibile definizione di un accordo attuativo – previsto dallo stesso Protocollo ministeriale – per rafforzare le misure di protezione dei lavoratori durante le ondate di calore.