A partire da oggi, giovedì 16 ottobre, le misure temporanee anti-smog sono state disattivate nelle province di Milano, Bergamo e Cremona, come comunicato dalla Direzione generale Ambiente e Clima di Regione Lombardia. La decisione arriva in seguito ai dati rilevati martedì 14 ottobre, che per il secondo giorno consecutivo hanno registrato concentrazioni di PM10 inferiori ai 50 microgrammi per metro cubo, soglia stabilita per l’attivazione delle limitazioni. Le disposizioni erano entrate in vigore lo scorso 13 ottobre e vengono ora sospese per il miglioramento delle condizioni atmosferiche e dei valori di qualità dell’aria.
Restano invece ancora in vigore le misure anti-inquinamento nelle province di Monza, Lodi e Pavia, dove le concentrazioni di particolato fine restano oltre i limiti. In questi territori continuano a valere il divieto di utilizzo degli impianti termici a biomassa legnosa fino a tre stelle comprese, il divieto di combustioni all’aperto, la riduzione di un grado delle temperature massime negli edifici e il divieto di spandimento dei liquami zootecnici, ad eccezione delle modalità con iniezione o interramento immediato.
Nelle aree urbane con più di 30.000 abitanti e in quelle che hanno aderito su base volontaria, resta inoltre in vigore il divieto di circolazione per i veicoli più inquinanti, nello specifico quelli fino a Euro 1 benzina e Euro 4 diesel, anche se dotati di filtro antiparticolato o aderenti al sistema Move-In di monitoraggio regionale.
Regione Lombardia ha precisato che il monitoraggio dei livelli di PM10 proseguirà quotidianamente per valutare l’andamento dei valori e stabilire l’eventuale riattivazione delle misure temporanee nelle aree dove dovessero nuovamente essere superate le soglie limite. L’obiettivo resta quello di garantire un’applicazione proporzionata e coordinata delle politiche di contenimento delle emissioni, in linea con il Protocollo Aria regionale e le direttive europee sulla qualità dell’aria.
