La Regione Emilia-Romagna avvia un nuovo percorso legislativo per definire nuove regole per favorire la diffusione di impianti per le fonti energetiche rinnovabili. La Giunta regionale ha approvato un progetto di legge che definisce il quadro normativo per la localizzazione degli impianti FER (Fonti di Energia Rinnovabile) e per l’individuazione delle aree ritenute idonee all’installazione. Il testo verrà ora messo a disposizione per il confronto con i portatori di interesse, incluse imprese, enti locali e rappresentanze della società civile.
Un provvedimento allineato con gli obiettivi nazionali
L’iniziativa si inserisce nel contesto del burden sharing nazionale, che assegna all’Emilia-Romagna l’obiettivo di installare 6,3 GW di nuova potenza da FER entro il 2030, contribuendo al traguardo nazionale di 80 GW. La potenza potenzialmente generabile nelle aree ritenute idonee dalla proposta normativa arriva fino a 10 GW, superando l’obiettivo assegnato alla Regione.
Criteri tecnici e ambientali per la localizzazione
Il testo del progetto di legge introduce criteri ambientali, tecnici e paesaggistici per identificare le aree adatte alla realizzazione degli impianti. Tra queste rientrano le aree degradate, marginali o compromesse, come ex cave, zone industriali dismesse, discariche o aree lungo infrastrutture. Sono invece escluse le aree agricole di pregio, le zone protette e i beni culturali e paesaggistici tutelati.
Coinvolgimento del territorio e semplificazione delle autorizzazioni
Il provvedimento sarà discusso anche nell’ambito del Patto per il Lavoro e per il Clima, con l’obiettivo di costruire un percorso partecipato. Il quadro normativo proposto consente ai comuni di pianificare con maggiore chiarezza l’installazione di impianti fotovoltaici, eolici, a biomasse, biometano e geotermici, prevedendo tempi autorizzativi più rapidi nelle aree già riconosciute come idonee.
Sviluppo energetico e tutela del territorio
La proposta di legge intende fornire un riferimento normativo che consenta di promuovere la produzione energetica, garantendo al tempo stesso la tutela del suolo e la riduzione dei conflitti territoriali. Sono previsti strumenti di monitoraggio ambientale, compensazione ecologica e salvaguardia delle colture agricole di pregio.
Integrazione tra energia, agricoltura e biodiversità
Tra gli obiettivi del provvedimento vi è anche la promozione di soluzioni integrate come l’agrivoltaico sostenibile, che permette di coniugare la produzione di energia con la gestione agricola del territorio e la conservazione della biodiversità. Il testo prevede meccanismi per la valutazione degli impatti cumulativi delle installazioni e incentivi per l’autoproduzione e l’autoconsumo energetico da parte delle imprese.
Prossimi passaggi
Dopo l’approvazione della Giunta, il progetto di legge sarà sottoposto a consultazioni pubbliche e discusso con gli stakeholder del settore energetico, i comuni, le organizzazioni agricole e le associazioni ambientali, con l’obiettivo di raggiungere una normativa condivisa. La Regione punta così a creare un quadro chiaro, trasparente e stabile per sostenere la transizione energetica nel rispetto del territorio e delle comunità locali.