Il 2025 consacra un traguardo storico: la Senna torna ufficialmente balneabile. A oltre un secolo dai divieti del 1923, Parigi ha reso il fiume nuovamente accessibile al nuoto, compiendo un percorso lungo vent’anni basato su bonifiche, depuratori e miglioramenti infrastrutturali, accelerati dall’esigenza di ospitare le gare di nuoto e triathlon alle Olimpiadi 2024.
Oggi esistono tre aree attrezzate, accessibili gratuitamente e protette da rigidi controlli sulla qualità dell’acqua. Questo progetto, guidato dall’amministrazione Hidalgo, ha elevato la Senna da semplice attrazione turistica a infrastruttura sociale, ecologica e culturale, simbolo di una nuova cultura urbana dell’acqua.
Un trend europeo che ispira anche l’Italia
L’idea di restituire i fiumi alle città in chiave balneabile è ormai una realtà consolidata in molte capitali e grandi centri europei. A Zurigo, ad esempio, è possibile tuffarsi nel fiume Limmat in pieno centro storico; ad Amburgo, i canali navigabili sono attrezzati con piattaforme galleggianti per il nuoto; a Copenaghen, nel porto cittadino sono state allestite vere e proprie piscine urbane con acqua di mare filtrata; a Monaco di Baviera, il fiume Isar è stato trasformato in un corridoio ecologico balneabile con spiagge e sentieri.
Questo approccio, che unisce riqualificazione ambientale, benessere urbano e coesione sociale, sta iniziando a farsi strada anche in Italia, dove sempre più amministrazioni guardano all’acqua come risorsa strategica e luogo di riconnessione tra città e natura.
Roma e il Tevere, verso il ritorno alla balneazione
Da poco il sindaco Roberto Gualtieri ha annunciato l’avvio di un tavolo tecnico per valutare la balneabilità del Tevere, in collaborazione con Arpa, Regione Lazio e i ministeri competenti. L’iniziativa è documentata anche sulla pagina Facebook ufficiale del Sindaco Gualtieri, dove si parla di un ritorno “ai tuffi degli anni ’50”.
A questo primo passo si è aggiunta la creazione di una commissione scientifica con Arpa, Regione, Governo e Autorità di bacino per affrontare le principali criticità ambientali, in particolare l’inquinamento dell’Aniene, uno degli affluenti più problematici del fiume.
L’obiettivo dichiarato dall’amministrazione è di restituire ai romani un Tevere pulito e balneabile entro il 2031, un orizzonte simbolico che coincide con la fine di un eventuale secondo mandato del sindaco. Il progetto si inserisce in una visione ampia che mira a fare del Tevere una vera e propria infrastruttura ecologica e sociale, sul modello virtuoso già realizzato a Parigi.
Torino: passato glorioso, presente attivo e futuro aperto
Nel 2011 Torino aveva partecipato alla campagna europea Big Jump, promossa da European Rivers Network per sensibilizzare sulla qualità delle acque fluviali. In città l’iniziativa era stata rilanciata da realtà come Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Arpa Piemonte ed Eco dalle Città, con tuffi simbolici nel Po e attività di educazione ambientale lungo le sponde. Qui il tuffo del 2011.
Nel 2014 era anche stato sperimentato il progetto “Spiaggia dei Murazzi”, poi mai consolidato. Oggi si guarda avanti con il progetto Let’s Po, promosso dal Comune insieme all’Intesa Sanpaolo Innovation Center, che punta alla riqualificazione delle rive, all’introduzione di natanti elettrici e alla creazione di un River Center sotto le arcate del fiume. In parallelo, si lavora con Arpa Piemonte a sistemi di monitoraggio avanzato per valutare la possibilità di usi ricreativi sicuri nel medio-lungo termine.
Milano sogna i Navigli balneabili
A Milano, il tema della balneabilità è tornato di attualità dopo l’esempio di Parigi. Il Comune di Milano ha recentemente rilanciato lo studio sulla riapertura dei Navigli, con approfondimenti anche sulle implicazioni ambientali e sulla possibile fruibilità dei tratti riqualificati.
Tra le ipotesi allo studio c’è anche quella di allestire vasche per il nuoto, delimitate da reti galleggianti, come soluzione provvisoria e sicura per consentire bagni controllati in aree specifiche della Darsena. Tuttavia, come spiegano da Consorzio est Ticino Villoresi, “oggi nei Navigli è vietato fare il bagno”: la qualità dell’acqua e la conformazione del fondo rendono al momento impraticabile l’uso diretto del canale per scopi ricreativi.
Firenze e le spiagge urbane dell’Arno
Firenze aveva promosso “River Urban Beach” negli anni passati, ma l’ultima stagione operativa risale al 2018. Da allora non sono stati riattivati eventi o infrastrutture simili lungo l’Arno. Tuttavia, a maggio 2025 sono stati avviati i lavori per la passerella ciclopedonale Compiobbi–Vallina, per migliorare l’accesso sostenibile al fiume e favorire una possibile riflessione futura sulla fruizione delle sponde.