Francia, entro il 2030 il 20% della superficie dei grandi supermercati dedicata a prodotti alla spina

Un nuova legge approvata dal parlamento francese, che dovrà comunque ripassare in Senato, impone ai supermercati oltre i 400 mq di dedicare un quinto del loro scaffali a prodotti alimentari senza imballaggi per consentire ai clienti di acquistare cibo usando contenitori riutilizzabili. Entusiasmo generale ma per alcuni ambientalisti comunque è una legge timida

distributori alla spina

Come ha reso noto con grande entusiasmo la ministra francese per la Transizione Ecologica, Barbara Pompili, venerdì 2 aprile il Parlamento transalpino ha votato a favore di una nuova norma che obbliga i supermercati di oltre 400 metri quadri a dedicare il 20% della loro superficie a prodotti alimentari senza imballaggio entro il 2030. Il disegno di legge fa parte di una serie di misure di resilienza ambientale e climatica e dovrà ancora essere discusso e approvato dal Senato il mese prossimo, prima di essere implementato.

La Loi Climat vuole rendere più facile ai clienti fare acquisti usando contenitori riutilizzabili, magari i propri portati da casa, rinunciando quasi definitivamente all’usa e getta. Se approvata, si applicherà a prodotti alimentari secchi, come pasta, cereali, fagioli e riso. Le piccole imprese e i negozi non alimentari non saranno soggetti alle nuove regole, così come le enoteche, i negozi di cosmetici, le profumerie. A questo proposito Zero Waste Europe parla di occasione persa perchè la norma di fatto escluderebbe il vetro, accettando le “argomentazioni fallaci” di alcuni deputati come quelle che “il vetro riutilizzato emetterebbe più gas serra a causa del suo peso” o che non sia necessario riutilizzarlo “poiché è già molto ben riciclato”.

Pompili ha affermato tuttavia che la legge è progettata per “non mettere in difficoltà le reti di distribuzione”, ma piuttosto per promuovere l’eliminazione graduale degli imballaggi usa e getta per combattere la crescente crisi dei rifiuti nel mondo, soprattutto di plastica. In Francia si consumano 1,2 milioni di tonnellate di imballaggi in plastica per uso domestico all’anno.

A partire dal 2023, la nuova legislazione richiederà inoltre ai produttori che i propri articoli abbiano dei componenti staccabili in modo che possono essere riparati per almeno cinque anni dopo essere stati venduti. Il disegno di legge è simile a un piano anti-usa e getta annunciato dalla Commissione europea nel marzo 2020, che costringerebbe i produttori a realizzare prodotti che durano più a lungo e possono essere facilmente sostituiti e ripristinati.