Pnrr: dall’Ue ok alla prima rata da 21 miliardi per l’Italia, fondi anche per impianti rifiuti

All'interno di questa prima tranche, composta da 10 miliardi di sovvenzioni e 11 miliardi di prestiti nell'ambito del Next Generation EU, è presente una misura che consiste in un sostegno finanziario agli enti locali e ai comuni per la costruzione di nuovi impianti di gestione rifiuti e per l'ammodernamento degli impianti esistenti, che trattano organico, vetro, carta, rifiuti tessili, Raee, assorbenti personali

Lunedì 28 febbraio la Commissione europea ha approvato la valutazione preliminare positiva della richiesta dell’Italia di pagamento di 21 miliardi di euro, di cui 10 miliardi di sovvenzioni e 11 miliardi di prestiti, nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), lo strumento chiave al centro di NextGenerationEU.

Il 30 dicembre 2021 l’Italia ha presentato alla Commissione una richiesta di pagamento fondata sui 51 traguardi e obiettivi selezionati nella decisione di esecuzione del Consiglio per la prima rata. Tali traguardi e obiettivi riguardano riforme nei settori della pubblica amministrazione, degli appalti pubblici, della giustizia, del quadro di revisione della spesa pubblica, dell’istruzione terziaria, delle politiche attive del mercato del lavoro e della legge quadro volta a rafforzare l’autonomia delle persone con disabilità, nonché del sistema di audit e controllo dell’Italia per l’attuazione dell’RRF. Riguardano inoltre importanti investimenti nel campo della digitalizzazione delle imprese (“Transizione 4.0”), dell’efficienza energetica, della ristrutturazione degli edifici residenziali e della gestione rifiuti relativamente a nuovi impianti su cui sostenere gli enti locali. La valutazione preliminare a pagina 44 recita:

Realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e ammodernamento degli impianti esistenti
Obiettivi della misura:
Questa misura consiste in un sostegno finanziario agli enti locali e ai comuni per la costruzione di nuovi impianti di gestione rifiuti e l’ammodernamento degli impianti esistenti. Il provvedimento definisce diverse linee di intervento a sostegno degli enti locali e dei comuni. Ogni linea di intervento ha un certo numero di criteri di selezione e aggiudicazione per i vari progetti richiedenti sovvenzioni.

Come previsto dalla CID, l’investimento 1.1 consiste nel miglioramento e nella meccanizzazione delle reti di raccolta differenziata dei comuni, realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti organici, imballaggio multimateriale, vetro e carta e innovativi impianti di trattamento/riciclo smaltimento di assorbenti personali (PAD), fanghi di acque reflue, rifiuti di pelle e rifiuti tessili.

L’investimento 1.2 consiste nel sostenere il miglioramento delle reti di raccolta differenziata dei rifiuti comuni anche attraverso la digitalizzazione dei processi e/o della logistica e impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), carta/cartone industria, riciclaggio dei rifiuti di plastica e tessili.

Le autorità italiane hanno corredato la richiesta di elementi dettagliati ed esaurienti a dimostrazione del conseguimento soddisfacente dei 51 traguardi e obiettivi. La Commissione ha valutato attentamente queste informazioni prima di presentare la sua valutazione preliminare positiva della richiesta di pagamento.

Il piano italiano per la ripresa e la resilienza comprende un’ampia gamma di investimenti e riforme in sei aree tematiche (chiamate “Missioni”). Il piano vale complessivamente 191,5 miliardi di € ( 68,9 miliardi di € in sovvenzioni e 122,6 miliardi di € in prestiti), il 13 % dei quali (9 miliardi di € in sovvenzioni e 15,9 miliardi di € in prestiti) è stato erogato all’Italia a titolo di prefinanziamento il 13 agosto 2021.

I pagamenti nell’ambito dell’RRF sono basati sulla performance e subordinati all’attuazione da parte degli Stati membri degli investimenti e delle riforme previsti nei rispettivi piani per la ripresa e la resilienza.

Prossime tappe

La Commissione ha ora trasmesso per parere al comitato economico e finanziario la sua valutazione preliminare positiva del conseguimento da parte dell’Italia dei traguardi e degli obiettivi necessari per questo pagamento. La valutazione della Commissione dovrà tenere conto del parere del comitato, che deve esprimersi entro al massimo quattro settimane. Dopo aver acquisito il parere del comitato economico e finanziario, la Commissione adotterà la decisione definitiva sull’erogazione del contributo finanziario, secondo la procedura di esame, tramite comitato. Una volta adottata tale decisione verrà effettuata l’erogazione all’Italia.

La Commissione valuterà le ulteriori richieste di pagamento da parte dell’Italia sulla base del conseguimento dei successivi traguardi e obiettivi definiti nella decisione di esecuzione del Consiglio, che rispecchia i progressi compiuti nell’attuazione degli investimenti e delle riforme.

Gli importi erogati agli Stati membri sono pubblicati nel quadro di valutazione della ripresa e della resilienza, che riporta i progressi dell’attuazione dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza.

Dichiarazioni di alcuni membri del Collegio

La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato: “Oggi annunciamo un importante passo avanti nell’attuazione del piano italiano per la ripresa. Riteniamo che l’Italia abbia compiuto buoni progressi per ricevere il suo primo pagamento nell’ambito di NextGenerationEU. Pertanto, non appena ci sarà anche l’approvazione degli Stati membri, l’Italia riceverà 21 miliardi di €. Il paese, che è il principale beneficiario di NextGenerationEU, ha intrapreso importanti riforme nella pubblica amministrazione, negli appalti pubblici, nella giustizia civile e penale, nonché nella digitalizzazione delle imprese. Continueremo a sostenere l’Italia nel suo ambizioso percorso di ripresa.”

Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo per Un’economia al servizio delle persone, ha dichiarato: Congratulazioni all’Italia per aver raggiunto i primi 51 traguardi e obiettivi previsti nel piano nazionale per la ripresa. Con il piano per la ripresa e la resilienza l’Italia ha un’opportunità unica di sfruttare appieno il suo potenziale per riconquistare il suo status di potenza economica. Accogliamo con favore i progressi di queste prime riforme, che contribuiranno a migliorare il contesto imprenditoriale italiano, a rendere la pubblica amministrazione più efficiente e a rafforzare la resilienza complessiva dell’economia. Per quanto riguarda la transizione verde, l’Italia si è adoperata, tra l’altro, per riformare la gestione delle risorse idriche e accelerare i progetti di infrastrutture di trasporto. Al tempo stesso, ha investito nella digitalizzazione dei settori imprenditoriale e turistico. Allorché la valutazione della Commissione sarà stata esaminata dagli Stati membri, l’Italia dovrebbe ricevere 21 miliardi di € in sovvenzioni e prestiti per procedere con il piano volto a conseguire una crescita più forte, più inclusiva e sostenibile negli anni a venire. In futuro sarà essenziale mantenere questo slancio positivo attuando le riforme.”

Paolo Gentiloni, commissario per l’Economia, ha dichiarato: Il piano per la ripresa e la resilienza è per l’Italia un’occasione che si presenta una sola volta nell’arco di una generazione per costruire un’economia più competitiva e sostenibile e una società più giusta. La nostra valutazione preliminare positiva mostra che l’attuazione del piano è sulla buona strada. Tra le importanti misure intraprese in questa fase iniziale figurano i primi passi della riforma del sistema giudiziario e degli appalti pubblici, l’adozione della garanzia di occupabilità dei lavoratori e del “piano nazionale nuove competenze”, nonché numerose riforme e investimenti che porteranno avanti la transizione verde. Una volta finalizzate le procedure potremo procedere con il pagamento di 21 miliardi di €, contribuendo a sostenere la forte ripresa economica dell’Italia in questi tempi incerti. Guardando oltre questo importante momento, sarà essenziale continuare l’efficace attuazione del piano per la ripresa e la resilienza: nel 2022 devono essere raggiunti 100 traguardi e obiettivi, collegati a pagamenti per 40 miliardi di €. È fondamentale onorare questi impegni per realizzare il cambiamento strutturale necessario per indirizzare l’economia italiana su un percorso di crescita forte e duratura.”