Hydrogen Valley, Rosolen: “avanti con la cooperazione tra Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia”

Alla conferenza di Nova Gorica, l’assessore Rosolen ha ribadito l’impegno della Regione nel rafforzare la collaborazione politica, economica e scientifica con i Paesi dell’Alto Adriatico e nel completare la costituzione dell’associazione internazionale per la North Adriatic Hydrogen Valley

Hydrogen Valley Friuli Venezia Giulia

Si rafforza la collaborazione tra Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia per lo sviluppo della North Adriatic Hydrogen Valley (NAHV), il primo progetto europeo di valle dell’idrogeno transnazionale, finanziato dal programma Horizon Europe nel 2023. L’iniziativa, che punta a creare un ecosistema comune dell’idrogeno nell’area dell’Alto Adriatico, è stata al centro della quinta conferenza internazionale “From innovation sparks to the stars of the hydrogen economy, svoltasi a Nova Gorica.

L’assessore regionale al Lavoro, Ricerca e Università, Alessia Rosolen, intervenendo all’apertura dei lavori insieme ai rappresentanti dei ministeri sloveno e croato, ha sottolineato la necessità di rafforzare il dialogo tra autorità locali, imprese e istituzioni di ricerca, promuovendo al tempo stesso il completamento dell’associazione internazionale senza scopo di lucro (AISBL) che coordinerà le attività della Hydrogen Valley.

“L’obiettivo – ha spiegato Rosolen – è rendere operativo un modello stabile di collaborazione, aperto anche ad altri attori dell’ecosistema dell’Alto Adriatico, in grado di unire competenze, innovazione e visione strategica”.

Un percorso condiviso per la neutralità climatica

L’assessore ha ricordato come il percorso verso la North Adriatic Hydrogen Valley sia iniziato nel 2021, proprio a Nova Gorica, con l’impegno congiunto dei tre territori a creare la prima Hydrogen Valley d’Europa. Da allora, la cooperazione ha prodotto risultati concreti: nel 2022 è stata firmata una lettera di intenti per introdurre l’idrogeno nelle filiere produttive e mobilitare risorse pubbliche e private, mentre nuovi progetti finanziati da programmi europei hanno portato il valore complessivo degli investimenti a 41,5 milioni di euro in contributi pubblici e fino a 3 miliardi di euro potenziali nel lungo periodo.

Il Friuli Venezia Giulia, che ha anticipato al 2045 l’obiettivo di neutralità climatica, ha già destinato 50 milioni di euro di fondi regionali a interventi nel settore dell’idrogeno rinnovabile, cui si sommano 330 milioni complessivi provenienti da fondi nazionali ed europei.

Idrogeno, leva per l’economia dell’Alto Adriatico

Rosolen ha evidenziato come gli investimenti pubblici stiano generando un effetto moltiplicatore sul capitale privato, creando nuove opportunità economiche e industriali. “L’idrogeno è oggi un vettore energetico costoso e con un mercato limitato, ma il progresso tecnologico lo renderà presto competitivo. Il nostro compito – ha aggiunto – è prepararci ora per essere tra i primi a beneficiare della transizione”.

L’assessore ha infine rivolto un appello a imprese, università, enti locali e centri di ricerca dei tre Paesi affinché continuino a collaborare “con una visione comune e un obiettivo condiviso: costruire insieme un modello sostenibile di sviluppo e innovazione per l’intera area dell’Alto Adriatico”.

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