Incendio tmb di Roma, l’intervento del sindaco Gualtieri in Assemblea Capitolina

Giovedì 16 giugno il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, è intervenuto in consiglio comunale per riferire sulla situazione che si è creata dopo l'incendio allo stabilimento in località Malagrotta: "È evidente che quanto accaduto costituisce un colpo per il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Fortunatamente il TMB1, che tratta circa 4000 tonnellate a settimana, è indenne e contiamo di farlo tornare a regime non appena messa in sicurezza l’area". Ecco il discorso completo del Sindaco

Presidente, onorevoli colleghi,

desidero ringraziarvi per la vostra presenza in collegamento in questa riunione del Consiglio comunale, in ore naturalmente difficili per la città, che mi consente di dar conto della situazione e del lavoro che stiamo svolgendo. Credo sia doveroso e per questo ho ritenuto farlo, d’intesa con la Presidente Celli, di informare tempestivamente l’Assemblea Capitolina e la città della situazione che si è determinata dopo l’incendio che è divampato ieri a Malagrotta, poco dopo le 17.

Le fiamme hanno interessato dapprima un capannone che conteneva rifiuti lavorati, poi il vecchio gassificatore in disuso e infine il più grande dei due TMB, che operano e che poi trasferiscono i rifiuti trattati proprio nel capannone dove era il vecchio gassificatore in disuso. Gli impianti interessati dall’incendio sono della società E. Giovi e, come è noto, dal 2018 sono in regime di Amministrazione Giudiziaria dopo un periodo di commissariamento dei Tmb per interdittiva antimafia.

Sono reduce da un sopralluogo nell’area interessata dall’incendio e ho potuto constatarne di persona la portata rilevante. Ho incontrato sul posto i Vigili del Fuoco e il Prefetto Laura Lega, Capo dipartimento nazionale dei Vigili del Fuoco. Ringrazio il Prefetto Lega e i Vigili del Fuoco per il loro impegno e per il lavoro straordinario, grazie al quale le fiamme sono ora sotto controllo, così come il rischio di espansione dell’incendio. Le operazioni di spegnimento sono ancora in corso e la completa messa in sicurezza del sito richiederà ancora qualche giorno.

Fin dall’inizio, la nostra prima preoccupazione ha riguardato e riguarda la salute dei cittadini. Di concerto con l’Asl territoriale, abbiano chiesto all’Arpa di installare le centraline necessarie a operare le rilevazioni per misurare la qualità dell’aria. I risultati finali saranno disponibili entro 48 ore ma posso anticipare i primi dati che Arpa ci ha inviato proprio pochi minuti fa, relativi alle centraline di monitoraggio fisse nell’arco di 2,5 km dall’area. Le centraline hanno analizzato le polveri e, fortunatamente, non indicano al momento nessun superamento dei limiti di legge. Avremo, come detto, tutti i dati completi nelle prossime ore, complessivamente entro 48 ore. In via precauzionale la notte scorsa ho emanato un’ordinanza per la chiusura delle scuole e per il divieto di consumo degli alimenti prodotti in un’area di 6 km intorno al sito. Manterremo alta la guardia e adegueremo le nostre disposizioni agli esiti del monitoraggio e ai dati che ci verranno comunicati via via dall’Arpa, che ringrazio del lavoro e della collaborazione.

Quanto alle origini dell’accaduto, ho parlato stamattina con il Procuratore Lo Voi, che mi ha assicurato il massimo impegno della Procura per l’accertamento delle cause dell’incendio. Fin da ieri la Procura è presente sul posto per analizzare le possibili origini di questa situazione.

È evidente che quanto accaduto costituisce un colpo per la città, per il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Questo perché i due tmb trattavano una quota importante dei rifiuti indifferenziati della città. Fortunatamente il TMB1, che tratta circa 4000 tonnellate a settimana, è indenne e contiamo di farlo tornare a regime non appena messa in sicurezza l’area. È bene infatti precisare che i due TMB sono distanti e del tutto autonomi tra loro, e il TMB1 non rientra nell’area operativa interessata dall’incendio e oggetto dell’azione dei Vigili del Fuoco. Siamo in contatto costante, l’ho incontrato sul luogo stamattina, con l’amministratore giudiziario Luigi Palumbo, che ringrazio per il suo impegno, e con cui stiamo lavorando per assicurare quanto prima la ripartenza dell’attività del TMB1, quello non oggetto dell’incendio.

Purtroppo, invece, il TMB2, dove si è propagato l’incendio inizialmente sviluppatosi nel gassificatore in disuso, che tratta circa 5400 tonnellate settimanali, ha subito danni strutturali che lo rendono per il momento inutilizzabile.

Siamo alla ricerca di nuove soluzioni per il trattamento di queste 5400 tonnellate e, finché non riaprirà TMB1 anche delle sue 4000 tonnellate settimanale, nonché degli sbocchi successivi al trattamento che, come è noto, sono due: termovalorizzazione o discarica.

Siamo lavorando da ieri senza sosta per questo obiettivo e, oggi alle 17, presenteremo il nostro piano di soluzioni per gli sbocchi, a un’importante riunione che abbiamo richiesto e che si svolgerà in Prefettura con il Prefetto Piantedosi e il Presidente Zingaretti, che ringrazio entrambi per la straordinaria vicinanza, la collaborazione e il supporto in queste ore.

Faremo in modo che i disagi per i cittadini siano il più possibile limitati e temporanei. Non posso escludere, in questo senso, l’esercizio dei poteri straordinari di Commissario che il governo mi ha conferito, al fine, se sarà necessario, di emanare ordinanze che ci consentano di far fronte all’emergenza nel modo più efficace e tempestivo possibile.

Onorevoli colleghi, lasciatemi terminare con due considerazioni. La prima è l’invito alla coesione e alla collaborazione istituzionale tra tutte le forze della città, che è un principio sempre importante che stiamo cercando di praticare e perseguire e che diventa particolarmente importante in un momento delicato come questo; quindi, da questo punto di vista, l’invito è: collaboriamo e lavoriamo insieme ed evitiamo ogni polemica strumentale.

La seconda considerazione è che questo ennesimo incidente rende, credo, ancora più evidente quello che stiamo dicendo da tempo. E cioè che è assolutamente fondamentale, indispensabile, superare l’attuale situazione di insufficienza di impianti e precarietà degli sbocchi che affligge la nostra città, per dotare finalmente Roma di una moderna rete di impianti adeguata e analoga a quella delle altre grandi città italiane e europee, per chiudere il ciclo dei rifiuti, per mettere in sicurezza la città come merita, per applicare i principi green dell’economia circolare: riduzione, riciclo e recupero energetico.

Da questo punto di vista il messaggio che oggi voglio rivolgere alla città è semplice e chiaro: quanto è accaduto non ci fermerà. Anzi, ci rafforza ancor di più nella nostra determinazione di dotare Roma degli impianti di cui ha bisogno, tra cui due biodigestori anaerobici, un termovalorizzatore di nuova generazione e gli altri impianti necessari a chiudere il ciclo dei rifiuti all’insegna della sostenibilità, della legalità e della trasparenza.

Dal primo momento in cui il governo mi ha investito dei poteri commissariali sui rifiuti sono al lavoro sul nuovo piano di impianti, che contiamo di finalizzare e presentare entro luglio, per poter poi passare immediatamente alla fase realizzativa.

Roma può e deve uscire dall’emergenza. Una città finalmente pulita e in linea con gli obiettivi europei dell’economia circolare è possibile. E noi realizzeremo questo obiettivo. Grazie.