Cool Products, appello di Kyoto Club: “Fermiamo la vendita di caldaie a combustibili fossili”

"Cool products" è una campagna portata avanti da una coalizione di ONG europee, che dal 2014 collaborano affinché le misure di eco-design e di etichettatura energetica per prodotti o elettrodomestici producano risultati positivi per l'ambiente e per l'Europa consumatori e cittadini. Il prossimo 27 aprile, gli Stati membri dell'Ue sono chiamati a discutere delle nuove regole di progettazione ecocompatibile per caldaie e scaldabagni

caldaie a combustibili fossili

“Cool products” è una campagna portata avanti da una coalizione di ONG europee, che dal 2014 collaborano affinché le misure di eco-design e di etichettatura energetica per prodotti o elettrodomestici producano risultati positivi per l’ambiente e per l’Europa consumatori e cittadini. Guidata da Bruxelles dall’Ufficio europeo dell’ambiente e da ECOS (Organizzazione europea di cittadini ambientali per la standardizzazione), la campagna è condotta a livello di Stati membri e media da specialisti delle organizzazioni partecipanti in Germania, Danimarca, Spagna, Francia, Italia, Paesi Bassi e Portogallo.

Le organizzazioni partner di “Cool Products” seguono il lavoro delle istituzioni europee e degli Stati membri per garantire che la legislazione sia il più ambiziosa possibile e informare i consumatori ei media sugli ultimi sviluppi e sui possibili problemi. In modo particolare il lavoro si concentra su: prodotti e elettrodomestici (come macchine da caffè, televisori, finestre, frigoriferi o console di gioco), diritto alla riparazione e sistemi di riscaldamento a zero emissioni.

Proprio su questo ultimo punto, Kyoto Club, tra i partner della campagna “Cool Products”, ricorda che il 27 aprile è in programma “un importante forum consultivo tra le parti interessate e gli esperti nazionali per discutere delle nuove regole di progettazione ecocompatibile per scaldabagni e caldaie, che rappresentano un passo cruciale nella ricerca della neutralità climatica. Gli Stati membri dell’UE esamineranno l’innalzamento della soglia di efficienza energetica di questi dispositivi, il quale potrebbe comportare il divieto di fatto delle caldaie a gas e gasolio, in quanto sono molto meno efficienti delle pompe di calore e di altri sistemi basati su fonti rinnovabili”.

Il piano più recente dell’UE per il risparmio energetico, presentato dalla Commissione Europea, comprende un importante provvedimento finalizzato alla decarbonizzazione del riscaldamento residenziale. In particolare il piano prevede, a partire dal 2029, il divieto a livello dell’UE delle caldaie a combustibili fossili “autonome” (non ibride) attraverso il regolamento sulla progettazione ecocompatibile per scaldabagni e caldaie. Come si evince dal position paper redatto da ECOS e EEB, queste misure di progettazione ecocompatibile potrebbero rappresentare un passo significativo verso la transizione dai combustibili fossili al riscaldamento rinnovabile. Inoltre, aumentando il requisito di efficienza energetica degli apparecchi centrali non ibridi fino al 110%, potrebbe tradursi di fatto in un divieto delle caldaie a gas e a gasolio e favorire l’adozione delle pompe di calore come alternativa.

Come spiega Kyoto Club, “le pompe di calore rappresentano una tecnologia avanzata in grado di fornire riscaldamento, raffreddamento e acqua calda per uso residenziale, commerciale e industriale. Questi dispositivi prelevano energia dall’aria, dal terreno o dall’acqua e la convertono in aria calda o fredda in modo molto efficiente. Il nuovo regolamento sulla progettazione ecocompatibile potrebbe contribuire all’introduzione di un riscaldamento pulito, allineando il settore del riscaldamento agli obiettivi energetici e climatici dell’UE. Inoltre, il nuovo regolamento potrebbe ridurre in modo massiccio la dipendenza energetica dai paesi terzi, offrendo vantaggi sostanziali ai cittadini. Tutto questo potrebbe essere realizzato con una sola azione”.