Legambiente, nel 2024 oltre 3 milioni di nuovi alberi in Italia, +31% in un anno

L’Atlante delle Foreste 2025 fotografa la crescita degli interventi di forestazione trainati dai fondi del PNRR, mentre calano del 72% i contributi privati. Un capitale naturale che genera 20 milioni di euro l’anno in servizi ecosistemici

Legambiente 2024 3 milioni alberi Italia

Cresce il verde in Italia. Nel 2024 sono stati piantati oltre 3 milioni di alberi, pari a quasi 4.000 ettari di nuove aree forestali, con un incremento del 31% rispetto all’anno precedente. Il valore economico dei servizi ecosistemici prodotti – tra assorbimento di CO₂, tutela del suolo e miglioramento della qualità dell’aria – è stimato in oltre 20 milioni di euro annui.

È quanto emerge dalla quinta edizione dell’Atlante delle Foreste, curata da Legambiente e AzzeroCO₂ con il supporto tecnico di Compagnia delle Foreste per Il Sole 24 Ore. Il rapporto, che verrà presentato il 6 novembre a Ecomondo, analizza 294 progetti di forestazione attuati nel corso del 2024 in ambito urbano ed extraurbano.

Le Città metropolitane trainano la forestazione

A sostenere la crescita sono soprattutto le Città metropolitane, grazie ai fondi del PNRR e del Decreto Clima. In testa Messina e Roma, con rispettivamente 357.612 e 265.501 nuove piante, seguite da Reggio Calabria, Cagliari e Napoli. Il rapporto evidenzia che circa il 75% dei progetti finanziati nel 2022 ha completato la fase di messa a dimora nel corso del 2024.

Le Regioni mostrano invece un rallentamento legato al passaggio tra i vecchi e nuovi programmi di finanziamento: in testa Trentino-Alto Adige, Basilicata e Veneto, mentre otto regioni risultano ferme per la chiusura del PSR 2014-2022 e l’avvio dei nuovi Complementi di Sviluppo Rurale (CSR 2023-2027).

Crescono i fondi pubblici, crollano quelli privati

Sul fronte economico, il rapporto segnala un aumento del 31% degli investimenti pubblici, trainato dai fondi europei e nazionali, e un calo del 72% dei contributi privati legati a progetti di Corporate Social Responsibility (CSR). Nel 2024 le iniziative aziendali hanno consentito la piantumazione di circa 41mila alberi, contro i 147mila del 2023.

Secondo AzzeroCO₂, la riduzione non indica un disinteresse, ma un cambio di approccio: le imprese stanno orientando le proprie strategie verso interventi integrati di tutela della biodiversità e rigenerazione ambientale, superando i progetti limitati alla sola piantumazione.

Il valore economico del capitale naturale

L’Atlante quantifica anche i benefici economici generati dalle nuove aree verdi: 2.200 euro per ettaro all’anno per la mitigazione climatica e la regolazione ambientale, 639 euro per il valore turistico e sociale e oltre 2.340 euro come valore di lascito per le generazioni future.

Progettare e mantenere per garantire risultati duraturi

Il rapporto dedica ampio spazio alla gestione post-impianto, individuata come condizione essenziale per la sopravvivenza degli alberi e la piena efficacia dei progetti. Irrigazioni di soccorso, sfalci periodici e scelte di specie adatte ai diversi contesti climatici sono le azioni prioritarie per ridurre la mortalità delle giovani piante.

Non basta piantare alberi, bisogna garantirne la sopravvivenza”, sottolinea il direttore generale di Legambiente, Giorgio Zampetti, evidenziando la necessità di una pianificazione di lungo periodo e di una manutenzione costante. “La forestazione urbana può diventare una vera infrastruttura verde, capace di generare valore ambientale, economico e sociale per le comunità locali”.

In questa prospettiva, Legambiente rilancia la storica Festa dell’Albero, in programma dal 21 al 23 novembre 2025, con iniziative in tutta Italia per promuovere la cura e la gestione sostenibile del verde urbano.

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