Lettera aperta delle aziende del packaging in vista del voto sul Regolamento imballaggi Ue

I firmatari chiariscono che, a loro avviso, la bozza delinea "un efficace perseguimento della circolarità in una serie di ambiti". Tuttavia, sono "fortemente preoccupati" per l’articolo 26 della norma e in particolare per la possibilità concessa agli Stati membri di andare oltre gli obiettivi di riutilizzo prefissati senza dover fornire giustificazioni e l'assenza di un meccanismo che consenta di utilizzare imballaggi monouso riciclabili come alternativa al riutilizzo, nel caso in cui si possa dimostrare il miglior risultato ambientale conseguibile

Con l’avvicinarsi del voto al Parlamento europeo sul Regolamento imballaggi, una serie di oltre 80 organizzazioni nazionali ed europee che rappresentano il mondo del packaging, hanno sottoscritto una lettera che chiede di rivedere alcuni punti del testo da poco approvato in commissione ENVI.

I firmatari chiariscono che, a loro avviso, la bozza delinea “un efficace perseguimento della circolarità in una serie di ambiti”. Tuttavia, sono “fortemente preoccupati” per l’articolo 26 della norma e in particolare per la possibilità concessa agli Stati membri di andare oltre gli obiettivi di riutilizzo prefissati senza dover fornire giustificazioni e l’assenza di un meccanismo che consenta di utilizzare imballaggi monouso riciclabili come alternativa al riutilizzo, nel caso in cui si possa dimostrare il miglior risultato ambientale conseguibile.

In queste circostanze, le aziende prevedono una “situazione impraticabile” per le loro operazioni commerciali a causa delle differenze negli obiettivi da nazione a nazione, che farebbe del Regolamento una norma non compatibile con lo sviluppo armonizzato del mercato. Anche la mancanza di una valutazione d’impatto per giustificare il superamento degli obiettivi dell’Ue è considerata motivo di preoccupazione.

Per quanto riguarda invece la critica all’impossibilità di optare per imballaggi riciclabili monouso rispetto a quelli riutilizzabili, anche se ciò fosse più vantaggioso per l’ambiente, il riferimento è al parere ITRE adottato a luglio 2023. Secondo i firmatari dovrebbero essere messe a disposizione “degli operatori economici opzioni alternative che possano dimostrare la maggiore sostenibilità degli imballaggi riciclabili monouso“. E utilizzare a questo scopo indicatori come il tasso di raccolta, di riciclo o l’analisi del ciclo di vita (LCA).

Pertanto, la dichiarazione invita la commissione ambientale a respingere le proposte che consentirebbero un aumento degli obiettivi ai sensi dell’articolo 26 al di sopra dei livelli proposti dalla Commissione europea. Raccomanda inoltre di aggiungere emendamenti in plenaria per proporre meccanismi che aiuterebbero gli imballaggi riutilizzabili e riciclabili monouso a integrarsi a vicenda.