Nuovi limiti per caldaie a biomassa in Lombardia, regole in vigore dal 15 ottobre 2027

La Regione introduce una nuova delibera per ridurre le emissioni inquinanti da impianti a biomassa sotto i 35 kW. Previsti nuovi requisiti tecnici e limiti differenziati in base all’altitudine e al tipo di impianto sostituito. L’obiettivo è contribuire al miglioramento della qualità dell’aria e all’attuazione della recente legge regionale sul clima

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Dal 15 ottobre 2027 entreranno in vigore in Lombardia i nuovi limiti emissivi per le caldaie a biomassa con potenza termica fino a 35 kW. La misura è stata approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione, e punta alla riduzione di particolato fine (PM10 e PM2.5) e carbonio organico totale (COT).

Obiettivi legati alla nuova legge regionale sul clima

La nuova delibera si inserisce nel quadro della prima legge regionale sul clima, recentemente approvata, e rappresenta un passo ulteriore per contenere l’impatto ambientale degli impianti termici domestici. I provvedimenti sono stati definiti anche attraverso un confronto con le principali associazioni di settore.

Differenziazione in base all’altitudine e al tipo di impianto

I limiti di emissione saranno modulati in base a due criteri:

  • altitudine del Comune in cui è installata la caldaia (sopra o sotto i 300 metri sul livello del mare);
  • tipologia dell’impianto sostituito, con distinzioni tra caldaie a biomassa preesistenti e impianti alimentati a gas, gasolio o GPL.

Requisiti tecnici aggiuntivi per le nuove installazioni

Oltre ai limiti emissivi, la delibera introduce requisiti tecnici obbligatori per le nuove installazioni:

  • Sistema di riduzione del particolato: in alcuni casi sarà necessario installare un dispositivo filtrante per le polveri sottili;
  • Accumulatore inerziale (puffer): richiesto per migliorare l’efficienza dell’impianto e ridurre i consumi e le emissioni.

Biomassa e sostenibilità nel quadro della transizione energetica

L’intervento mira a sostenere la transizione energetica senza penalizzare le filiere produttive locali legate alla biomassa. L’assessore Maione ha sottolineato come la Regione intenda promuovere l’utilizzo di fonti rinnovabili e tecnologie a basso impatto ambientale, rafforzando il ruolo della Lombardia nel contrasto all’inquinamento atmosferico.

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