Messina e Conai firmano protocollo per migliorare la raccolta differenziata urbana

Siglata un’intesa tra Comune, Università, Messinaservizi e il Consorzio per rafforzare il sistema di gestione dei rifiuti da imballaggio. L’obiettivo è raggiungere il 65% di raccolta differenziata attraverso interventi mirati, monitoraggio tecnico, campagne di sensibilizzazione e un modello replicabile in altre città del Mezzogiorno

Messina Conai raccolta differenziata

Un nuovo Protocollo d’intesa è stato firmato a Messina il 15 maggio 2025, coinvolgendo il Comune, il CONAI – Consorzio Nazionale Imballaggi, la società partecipata Messinaservizi Bene Comune S.p.A. e l’Università degli Studi di Messina. L’accordo è stato siglato nel corso del Festival della Sostenibilità 2025 – Messina 2030 e dell’UniMe Sustainability Day, all’interno del programma “SostenibilMEnte”.

Parte del Piano straordinario per le Città Metropolitane

L’iniziativa rientra nel Piano straordinario Città Metropolitane promosso da CONAI, che coinvolge sette grandi città del Centro-Sud – tra cui Napoli, Palermo, Bari, Catania e Roma – e prossimamente Genova. L’intesa si inserisce nel percorso già avviato dall’amministrazione comunale e da Messinaservizi per migliorare il sistema di raccolta nella città.

Secondo il Rapporto Rifiuti Urbani ISPRA 2024, Messina si colloca al settimo posto a livello nazionale e al primo posto nel Sud Italia per tasso di raccolta differenziata tra i comuni con oltre 200.000 abitanti. Il valore raggiunto nel 2024 è pari al 58,57%, con l’obiettivo dichiarato di superare il 65%.

Obiettivi condivisi e azioni coordinate

Il nuovo protocollo stabilisce una collaborazione strutturata tra enti pubblici, consorzi e università per rendere la raccolta differenziata più efficiente e qualitativa. CONAI fornirà assistenza tecnica, effettuando analisi merceologiche sui materiali raccolti e suggerendo interventi per l’ottimizzazione logistica. Inoltre, curerà la progettazione di campagne di comunicazione rivolte a cittadini e comunità accademica, per promuovere pratiche sostenibili.

Durante l’evento, i firmatari hanno evidenziato come l’accordo rappresenti una tappa significativa nella costruzione di un modello replicabile, capace di affrontare le sfide operative delle grandi aree urbane e di coinvolgere attivamente la popolazione.

Ruoli operativi e supporto accademico

La Messinaservizi Bene Comune, che già gestisce la raccolta differenziata presso l’Ateneo, garantirà il coordinamento delle attività operative previste dal protocollo. L’attenzione sarà rivolta in particolare al miglioramento della qualità del conferimento, alla riduzione degli errori nella separazione dei materiali e alla semplificazione delle pratiche quotidiane.

L’Università di Messina contribuirà con le proprie infrastrutture, competenze scientifiche e risorse, promuovendo la raccolta differenziata anche come strumento di educazione ambientale e valorizzando il proprio ruolo nella “terza missione”, ovvero il trasferimento delle conoscenze al servizio della collettività.

Un progetto a vocazione territoriale e nazionale

Il protocollo ha durata annuale, con possibilità di rinnovo su accordo tra le parti, e rappresenta un passaggio strategico all’interno della transizione verso un sistema urbano più efficiente nella gestione dei rifiuti da imballaggio. L’intento è quello di trasformare Messina in un caso di studio per altre realtà del Mezzogiorno, rendendo la città un punto di riferimento per modelli circolari e integrati.

Il progetto congiunto punta non solo a migliorare le performance ambientali, ma anche a rafforzare il senso di responsabilità condivisa tra amministrazione, università, servizi pubblici e cittadini.

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