Milano, primi cestini “compattanti” nelle zone della movida

Si tratta di un apparecchi tecnologici alimentati ad energia solare, tramite un pannello fotovoltaico sulla sommità, che sono in grado di comprimere i rifiuti e accogliere così al loro interno una quantità di rifiuti cinque volte maggiore rispetto a quella di un normale cestino. Ma non solo: un sensore laser legge il livello di riempimento del cestino e avvisa la centrale operativa quando è il momento di procedere alla vuotatura, ottimizzando quindi anche gli spostamenti degli automezzi d

Amsa assieme ad A2A sta testando a Milano i nuovi cestini stradali “compattanti” in alcune aree particolarmente frequentate della città. Si tratta di un apparecchi tecnologici alimentati ad energia solare, tramite un pannello fotovoltaico sulla sommità, che sono in grado di comprimere i rifiuti e accoglierne al loro interno una quantità cinque volte maggiore rispetto a quella di un normale cestino. Ma non solo: un sensore laser legge il livello di riempimento del cestino e avvisa la centrale operativa quando è il momento di procedere allo svuotamento, ottimizzando quindi anche gli spostamenti degli automezzi di Amsa.

I primi sono stati posizionati nelle zone della movida, in Corso Como, Piazza Argentina e in Via Lecco (Largo Bellintani).

Come spiega l’assessora all’Ambiente, Elena Grandi, la sperimentazione ha l’obiettivo di “migliorare il decoro urbano, in particolare in quelle aree soggette ai rifiuti derivanti dal cibo d’asporto che sempre più caratterizza il nostro stile di vita”. La diffusione dei cestini compattanti in altre zone della città dipenderà dall’esito di questa che per adesso è una sperimentazione in corso.