Milano, il primo bilancio del Piano Aria e Clima: risultati e sfide future

Il monitoraggio sulle azioni 2022-2023 evidenzia progressi nella riduzione delle emissioni e nel miglioramento della qualità dell’aria, ma segnala anche la necessità di politiche sovracomunali e di un’accelerazione sugli interventi di adattamento per contrastare l’aumento delle temperature e raggiungere gli obiettivi al 2050

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Milano ha diffuso i dati del primo monitoraggio sullo stato di attuazione del Piano Aria e Clima (PAC) relativi al biennio 2022-2023. Il documento analizza i risultati conseguiti in materia di qualità dell’aria, riduzione delle emissioni di CO2 e adattamento ai cambiamenti climatici, confrontando i dati con gli obiettivi fissati al 2030 e al 2050.

Obiettivi del Piano

Approvato nel 2022, il PAC mira a migliorare la qualità dell’aria, ridurre le emissioni climalteranti e contenere l’aumento delle temperature. L’obiettivo intermedio prevede una riduzione della CO2 del 45% rispetto al 2005 entro il 2030, con una prospettiva di neutralità climatica a lungo termine. Le azioni si articolano in cinque ambiti: Milano sana e inclusiva, Milano connessa e accessibile, Milano ad energia positiva, Milano più fresca, Milano consapevole.

Qualità dell’aria

Nel 2023 il valore massimo annuo di NO2 si è attestato a 44 µg/m³, in calo rispetto ai 64 µg/m³ del 2017. Per la prima volta, nel 2024 tutte le stazioni di monitoraggio hanno rispettato i limiti fissati dalla Direttiva UE del 2008, con un anticipo rispetto alla scadenza prevista per il 2025. L’Area B ha contribuito in modo significativo alla riduzione degli ossidi di azoto, con un calo più rapido all’interno del perimetro cittadino rispetto alle aree esterne.

Per il PM10, il dato massimo annuo è sceso a 32 µg/m³ (37 nel 2021 e 40 nel 2017), mentre il PM2.5 è sceso a 21 µg/m³ (24 nel 2021 e 29 nel 2017). Tuttavia, i nuovi limiti della Direttiva UE e gli standard OMS risultano più stringenti e i miglioramenti attuali non garantiscono il loro raggiungimento nel breve periodo.

Mitigazione delle emissioni

Il biennio monitorato registra un calo delle emissioni di CO2 pari all’8,7% (-32,9% rispetto al 2005). Le azioni principali hanno riguardato l’eliminazione progressiva del gasolio per il riscaldamento, la promozione di fotovoltaico e geotermia. La tendenza attuale lascia prevedere il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione del 45% entro il 2030.

Adattamento ai cambiamenti climatici

Tra il 2017 e il 2023 le temperature superficiali estive sono aumentate costantemente. Per contenere l’aumento entro i +2°C al 2050, il Piano prevede un significativo incremento di aree verdi, copertura arborea (+41%) e depavimentazioni (100 ettari). Le simulazioni mostrano che, senza interventi aggiuntivi, la temperatura potrebbe salire di +2,5°C, superando la soglia prevista.

Azioni prioritarie

Il PAC individua come priorità:

  • estensione delle zone 30 km/h, ZTL e aree pedonali;
  • incremento delle piste ciclabili e degli stalli per biciclette;
  • riqualificazione di spazi verdi urbani;
  • interventi coordinati a livello sovracomunale per contrastare l’inquinamento transfrontaliero, che rappresenta il 75% del PM10 e il 79% del PM2.5 in città.

Secondo l’assessorato all’Ambiente, la sfida richiede un’azione congiunta tra Milano, i comuni limitrofi e la Regione, con interventi strutturali mirati e un incremento degli investimenti pubblici per adeguarsi ai nuovi limiti europei e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.

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